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Comuni: da gennaio sciolti oltre 120

Negli ultimi 2 anni numeri record per commissariamenti per mafia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Da gennaio ad agosto 2018 sono stati sciolti 119 consigli comunali, circa 15 al mese. A questa media l'anno in corso è destinato a registrare uno tra i dati più alti dal 2001 ad oggi. I dati arrivano dalla Fondazione Openopolis.
    E sono in forte crescita di comuni commissariati per mafia: dal 2001 al 2016 hanno rappresentato generalmente circa il 6% dei provvedimenti annui. Nel 2017 sono stati il 14,19%, e nel 2018 sono saliti al 15,97% dei commissariamenti. Mai dal 2001 ad oggi l'incidenza dei commissariamenti per mafia è stata cosìalta. Dal 1991 ad oggi 59 comuni sono stati sciolti per mafia piùdi una volta. In Italia un comune puòessere commissariato per 4 motivi: persistenti violazioni di legge; la mancata approvazione del bilancio; il mancato funzionamento degli organi (possibilitàche può riguardare o il sindaco con dimissioni, decadenza, sfiducia e decesso o i consiglieri con dimissioni di massa o impossibilità di surroga); persistenti e influenti infiltrazioni della criminalità organizzata.
    A queste possibilita se ne aggiungono altre che invece riguardano il funzionamento delle elezioni. Commissari possono infatti essere chiamati a operare in un comune quando non vengono presentate liste elettorali, quando non viene raggiunto il quorum alle elezioni, o quando la tornata elettorale viene annullata per irregolarita; quando, in pratica, gli organi di rappresentanza locale non vengono formati. Dal 2001 al 2017 una media di 170 comuni sono stati commissariati ogni anno, circa il 2% dei quasi 8.000 comuni italiani. Oltre il 50% dei commissariamenti dal 2001 ad oggi hanno riguardato comuni del sud Italia, un dato che nel 2017 si è persino spinto oltre il 60%. La Regione più coinvolta è stata la Campania con 533 commissariamenti, il 18,70% dei provvedimenti registrati. Molto distanziate le altre regioni che guidano la classifica: Lombardia con 378 provvedimenti (il 13,26% del totale), la Calabria con 355 (12,45%), Puglia con 267 (9,37%), Piemonte con 255 (8,94%) e Lazio con 231 (8,10%).
    Il commissariamento di per sé non deve rappresentare un indicatore di mal governo o mala gestione. Il problema è quando nel giro di pochi anni i provvedimenti, o le proroghe, nei confronti di un singolo comune sono numerosi. Tra il 2011 e il 2017 133 comuni sono stati commissariati più di una volta, ed oltre il 70% di essi sono al sud. (ANSA).
   

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