Da gennaio ad agosto 2018 sono stati
sciolti 119 consigli comunali, circa 15 al mese. A questa media
l'anno in corso è destinato a registrare uno tra i dati più
alti dal 2001 ad oggi. I dati arrivano dalla Fondazione
Openopolis.
E sono in forte crescita di comuni commissariati per mafia:
dal 2001 al 2016 hanno rappresentato generalmente circa il 6%
dei provvedimenti annui. Nel 2017 sono stati il 14,19%, e nel
2018 sono saliti al 15,97% dei commissariamenti. Mai dal 2001 ad
oggi l'incidenza dei commissariamenti per mafia è stata
cosìalta. Dal 1991 ad oggi 59 comuni sono stati sciolti per
mafia piùdi una volta. In Italia un comune puòessere
commissariato per 4 motivi: persistenti violazioni di legge; la
mancata approvazione del bilancio; il mancato funzionamento
degli organi (possibilitàche può riguardare o il sindaco con
dimissioni, decadenza, sfiducia e decesso o i consiglieri con
dimissioni di massa o impossibilità di surroga); persistenti e
influenti infiltrazioni della criminalità organizzata.
A queste possibilita se ne aggiungono altre che invece
riguardano il funzionamento delle elezioni. Commissari possono
infatti essere chiamati a operare in un comune quando non
vengono presentate liste elettorali, quando non viene raggiunto
il quorum alle elezioni, o quando la tornata elettorale viene
annullata per irregolarita; quando, in pratica, gli organi di
rappresentanza locale non vengono formati.
Dal 2001 al 2017 una media di 170 comuni sono stati
commissariati ogni anno, circa il 2% dei quasi 8.000 comuni
italiani. Oltre il 50% dei commissariamenti dal 2001 ad oggi
hanno riguardato comuni del sud Italia, un dato che nel 2017 si
è persino spinto oltre il 60%. La Regione più coinvolta è
stata la Campania con 533 commissariamenti, il 18,70% dei
provvedimenti registrati. Molto distanziate le altre regioni che
guidano la classifica: Lombardia con 378 provvedimenti (il
13,26% del totale), la Calabria con 355 (12,45%), Puglia con 267
(9,37%), Piemonte con 255 (8,94%) e Lazio con 231 (8,10%).
Il commissariamento di per sé non deve rappresentare un
indicatore di mal governo o mala gestione. Il problema è quando
nel giro di pochi anni i provvedimenti, o le proroghe, nei
confronti di un singolo comune sono numerosi. Tra il 2011 e il
2017 133 comuni sono stati commissariati più di una volta, ed
oltre il 70% di essi sono al sud.
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