(ANSA) - NAPOLI, 9 GIU - "L'emergenza ti fa intendere che c'è
un picco, ma il picco non c'è - spiega il sindaco di Napoli - ci
sono, però, episodi di ordinaria violenza che non è meno grave.
Per eliminare questa violenza ordinaria ci vuole, ripeto, più
controllo del territorio".
"Oggi ho ricevuto il messaggio di un mio caro amico; mi ha
riferito che ieri sera ha visto, dopo le 22, scendere 'cortei'
di persone con modalità di 'stesa'. Questa è una fotografia
ordinaria. Dire emergenza vuol dire dire una cosa non vera
perché Napoli ha meno reati di Roma e di Milano, però non mi
voglio rassegnare che questa sia un'immagine da accettare".
Parlando in Piazza Plebiscito, a margine della manifestazione
'Corri contro la violenza - promossa dall'associazione Artur,
presieduta da Maria Luisa Iavarone, la mamma del ragazzo 17enne
accoltellato e ridotto in fin di vita il 18 dicembre 2017 - il
sindaco ha anche evidenziato: "Le istituzioni a Napoli sono
molto unite contro la violenza, per una città più vivibile, c'è
un grande impegno. Nelle riunioni che facciamo c'è una
convergenza, ognuno svolge il proprio ruolo, c'è la voglia di
lavorare insieme con competenza, con passione e anche, non di
rado, con risorse carenti. Però Napoli è un esempio anche per
questo". "Sempre di più l'associazionismo, il volontariato, il
terzo settore e anche vicende terribili come quelle di Arturo e
di altri sono diventate uno stimolo per tanti - conclude - per
impegnarsi affinchè non accadano più episodi di violenza che
ancora attraversano la nostra città come tantissime altre città
italiane e nel mondo". (ANSA).