(ANSA) - NAPOLI, 17 GEN - La Corte di Appello di Napoli ha
ridotto la condanna a carico dell'avvocato Cipriano Chianese per
il disastro ambientale della discarica Resit di Giugliano in
Campania (Napoli). Ritenuto dagli inquirenti tra i creatori, per
conto del clan dei Casalesi, del sistema delle ecomafie e dello
smaltimento illecito, aveva gestito a lungo l'impianto nel quale
vennero fatti confluire rifiuti di provenienza lecita e
illecita, in assenza di adeguate misure di controllo,
determinando alla fine una situazione di gravissimo danno
ambientale sul territorio.
I giudici di secondo grado hanno inflitto 18 anni a Chianese
(a cui, in primo grado, erano stati dati 20 anni) e assolto
tutti gli altri imputati, tra cui l'ex sub commissario
all'emergenza rifiuti in Campania Giulio Facchi (che era stato
condannato in primo grado a 5 anni e 6 mesi): l'accusa a carico
di Facchi era legata al periodo in cui per far fronte
all'emergenza rifiuti in Campania la Resit venne fatta riaprire.
Condannato in Appello 're ecomafie'
Cipriano Chianese riconosciuto colpevole disastro ambientale