(ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - Bassolino accelera, il resto del Pd
prova a cercare un nome forte e unitario da contrapporgli alle
primarie. Dopo l'ufficializzazione della candidatura dell'ex
sindaco, accolta con gelo dalla segreteria nazionale secondo
quanto fatto trapelare da fonti del Nazareno, Bassolino è al
lavoro con i suoi più stretti collaboratori: si preparano
incontri, dibattiti, un intenso calendario di appuntamenti per
accendere, con l'ausilio di esperti italiani e internazionali, i
riflettori sui problemi e i progetti per Napoli. Il Pd campano,
che domattina riunisce la segreteria regionale, prende atto
della svolta nella situazione e continua il lavoro per
individuare una candidatura alternativa.
Ricerca non semplice, tenendo conto delle divisioni tra le
varie anime del partito e del fatto che a lungo si era già
discusso, inutilmente, per trovare un 'Maradona' che permettesse
di mettere tutti d'accordo evitando le primarie. L'identikit,
ora, dovrebbe essere quello di un nome nuovo, competente, che
dia garanzie di solidità politica e amministrativa. Un nome che,
come chiariva ieri il parlamentare e componente della segreteria
regionale Leonardo Impegno, possa far scegliere i cittadini "tra
chi rappresenta, purtroppo, ancora oggi gli errori del passato e
chi deve costruire una valida, unitaria e vincente alternativa
per il futuro della città".
Bassolino, a quanto dicono dal suo entourage, farà da subito
una campagna elettorale non pensando alle primarie, ma da
candidato sindaco. L'obiettivo è dialogare con tutta la città,
con gli indecisi e i delusi di ogni schieramento, uscendo dalla
logica delle correnti di partito, aggregando il mondo delle
associazioni, delle professioni, della società civile intorno a
proposte concrete. Nel post programmatico di ieri non si parla
di primarie, né del Pd o di coalizioni: "Napoli prima di tutto,
di ogni interesse particolare. La crisi della città è molto
grave. Una crisi politica e civile, oltre che economica e
sociale. Politica e civile deve dunque essere la risposta
chiamando a raccolta le forze migliori e valorizzando le energie
giovani. Unire Napoli contro le troppe divisioni è la strada
maestra per il futuro".
Insomma, i contrasti con la dirigenza locale del Pd e
l'eventuale "gelo" dal Nazareno non sarebbero un problema, per
Bassolino, abituato a guardare oltre il proprio partito.
Considerati i suoi giudizi molto critici sulla gestione dei dem
a Napoli e in Campania, e i non lusinghieri sondaggi sul
consenso del partito in città, smarcarsi dall'etichetta di una
'candidatura Pd' - ragionano nell'entourage di Bassolino -
potrebbe essere un vantaggio.
Nel post di ieri Bassolino insiste sul voler correre da
sindaco "chiamando a raccolta le forze migliori e valorizzando
le energie giovani". Il primo passo sono le primarie, che
Bassolino vuole "aperte, di popolo", come ai tempi di Prodi: una
mobilitazione collettiva e non un rito da celebrare per pochi
iniziati. Il regolamento non c'è ancora, forse se ne farà uno
unico a livello nazionale. Anche gli anti-Bassolino sono
convinti che si debba correre alla luce del sole, evitando
'trappole' nascoste nei cavilli e confrontandosi invece su
programmi e qualità dei candidati. Se però alla fine il clima si
avvelenasse e i contrasti degenerassero, Bassolino potrebbe
persino sbattere la porta e uscire dalla corsa per le primarie:
certo non da quella per palazzo San Giacomo. (ANSA).
Comunali: Napoli; Bassolino accelera, Pd cerca altro nome
Domani riunione segreteria campana del partito