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Comunali: Napoli; Bassolino accelera, Pd cerca altro nome

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Comunali: Napoli; Bassolino accelera, Pd cerca altro nome

Domani riunione segreteria campana del partito

NAPOLI, 22 novembre 2015, 12:16

Redazione ANSA

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Bassolino accelera, il resto del Pd prova a cercare un nome forte e unitario da contrapporgli alle primarie. Dopo l'ufficializzazione della candidatura dell'ex sindaco, accolta con gelo dalla segreteria nazionale secondo quanto fatto trapelare da fonti del Nazareno, Bassolino è al lavoro con i suoi più stretti collaboratori: si preparano incontri, dibattiti, un intenso calendario di appuntamenti per accendere, con l'ausilio di esperti italiani e internazionali, i riflettori sui problemi e i progetti per Napoli. Il Pd campano, che domattina riunisce la segreteria regionale, prende atto della svolta nella situazione e continua il lavoro per individuare una candidatura alternativa.
    Ricerca non semplice, tenendo conto delle divisioni tra le varie anime del partito e del fatto che a lungo si era già discusso, inutilmente, per trovare un 'Maradona' che permettesse di mettere tutti d'accordo evitando le primarie. L'identikit, ora, dovrebbe essere quello di un nome nuovo, competente, che dia garanzie di solidità politica e amministrativa. Un nome che, come chiariva ieri il parlamentare e componente della segreteria regionale Leonardo Impegno, possa far scegliere i cittadini "tra chi rappresenta, purtroppo, ancora oggi gli errori del passato e chi deve costruire una valida, unitaria e vincente alternativa per il futuro della città".
    Bassolino, a quanto dicono dal suo entourage, farà da subito una campagna elettorale non pensando alle primarie, ma da candidato sindaco. L'obiettivo è dialogare con tutta la città, con gli indecisi e i delusi di ogni schieramento, uscendo dalla logica delle correnti di partito, aggregando il mondo delle associazioni, delle professioni, della società civile intorno a proposte concrete. Nel post programmatico di ieri non si parla di primarie, né del Pd o di coalizioni: "Napoli prima di tutto, di ogni interesse particolare. La crisi della città è molto grave. Una crisi politica e civile, oltre che economica e sociale. Politica e civile deve dunque essere la risposta chiamando a raccolta le forze migliori e valorizzando le energie giovani. Unire Napoli contro le troppe divisioni è la strada maestra per il futuro".
    Insomma, i contrasti con la dirigenza locale del Pd e l'eventuale "gelo" dal Nazareno non sarebbero un problema, per Bassolino, abituato a guardare oltre il proprio partito.
    Considerati i suoi giudizi molto critici sulla gestione dei dem a Napoli e in Campania, e i non lusinghieri sondaggi sul consenso del partito in città, smarcarsi dall'etichetta di una 'candidatura Pd' - ragionano nell'entourage di Bassolino - potrebbe essere un vantaggio.
    Nel post di ieri Bassolino insiste sul voler correre da sindaco "chiamando a raccolta le forze migliori e valorizzando le energie giovani". Il primo passo sono le primarie, che Bassolino vuole "aperte, di popolo", come ai tempi di Prodi: una mobilitazione collettiva e non un rito da celebrare per pochi iniziati. Il regolamento non c'è ancora, forse se ne farà uno unico a livello nazionale. Anche gli anti-Bassolino sono convinti che si debba correre alla luce del sole, evitando 'trappole' nascoste nei cavilli e confrontandosi invece su programmi e qualità dei candidati. Se però alla fine il clima si avvelenasse e i contrasti degenerassero, Bassolino potrebbe persino sbattere la porta e uscire dalla corsa per le primarie: certo non da quella per palazzo San Giacomo.
   

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