Calabria

Papa: sindaco Cassano, visita segnerà esistenza di tutti

Papasso: città ha dimostrato unità, partecipazione e accoglienza

Redazione Ansa

(ANSA) - CASSANO ALLO JONIO (COSENZA), 24 GIU - "La visita del Papa ha messo Cassano allo Jonio al centro del mondo. La venuta di Papa Francesco è un fatto storico che marcherà, in senso positivo, il prosieguo della vita di noi tutti. Un evento che ha segnato la mia, la nostra esistenza". Lo ha affermato il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, incontrando i giornalisti per tracciare un bilancio dell'evento.
    "La visita di Papa Francesco - ha aggiunto Papasso - era un sogno che è diventato realtà. Una realtà che ci ha colpito e ci ha emozionato". Adesso, l'augurio del primo cittadino cassanese, è che la visita del Pontefice, che ha posto Cassano e la Sibaritide al centro del mondo, possa contribuire a far uscire questo lembo di territorio "dall'abbandono in cui finora è stato cacciato". Sabato scorso, ha sostenuto il sindaco Papasso nel corso dell'incontro con i giornalisti ha detto che "Cassano ha dimostrato una grande unità, una grande accoglienza una grande partecipazione. Il vero protagonista della venuta di Papa Francesco a Cassano - ha tenuto a evidenziare, più volte, il sindaco Papasso - è stato don Nunzio. Il nostro amato vescovo ci ha fatto un regalo meraviglioso che segnerà da ora in avanti Cassano e l'intera Calabria".
    Nel corso dell'incontro con i giornalisti Papasso ha ringraziato la popolazione cassanese per come si è comportata.
    "E' stato bello vedere la città completamente distribuita su tutto il percorso. Ha dimostrato un grande senso di civiltà e di unità. Ringrazio a uno a uno i miei concittadini. Tutti assieme abbiamo dimostrato al mondo intero il vero volto di Cassano. Un volto ospitale, solidale, civile e accogliente.
    Ancora abbiamo tanto da fare. Dobbiamo recuperare il tempo perduto".
    Ringraziamenti sono stati rivolti dal sindaco anche "a tutti coloro che, lavorando i silenzio, hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento, che resterà indelebile nella mente dei calabresi e, sicuramente, troverà posto nei prossimi annali di storia". (ANSA).
   

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