Basilicata

>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Basilicata, 149 casi e no a zona rossa

Dura polemica fra Bardi e l'Anci, sindacati si mobilitano

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 02 MAR - Scontro nella "zona rossa": la Basilicata, da ieri "chiusa" in base ai parametri sanitari, ha assistito oggi ad uno scontro quasi tutto politico fra il presidente della Regione, Vito Bardi (centrodestra) da una parte, e l'Anci e Cgil, Cisl e Uil dall'altra. Oggetto del contendere, proprio la decisione del Governo di istituire una "zona rossa" nettamente rifiutata, in modo pressoché unanime, dai lucani, siano essi amministratori, commercianti o cittadini.
    Ma - è giusto dirlo - anche accettata con disciplina.
    Ad ogni modo, l'Associazione nazionale comuni italiani ha preso oggi la parola per schierarsi al fianco dei sindaci che hanno chiesto una revisione del provvedimento del Governo. La nota, però, ha attaccato frontalmente anche il sistema sanitario regionale (definito "incapace di tenere sotto controllo la situazione"), il governatore e la sua giunta, che avrebbero rifiutato le proposte dell'Anci bollandole come "frutto di pregiudizi politici". Ovvia la richiesta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, di rivedere la "zona rossa": istanza condivisa dal sindaco di Potenza, Mario Guarente (Lega), che ha sollecitato l'applicazione dei parametri "comune per comune, in base al numero dei contagiati". Bardi, però, ha reagito, replicando all'Anci con fermezza: "La Regione si è opposta e non ha promosso iniziative che andassero nella direzione della zona rossa né ha avallato in qualche modo la decisione finale".
    Replica anche sul mancato coinvolgimento dell'Anci sul piano vaccinale. Su due piani: primo, non è vero che la Regione ha fatto da sola. Secondo, venerdì incontro sia con l'Anci sia con i sindaci dei 131 comuni della Basilicata. Della zona rossa Bardi ha parlato anche durante la riunione del consiglio regionale: "E' stata una decisione basata su parametri imposti dal Governo, che dobbiamo rispettare". La complicazione ulteriore è arrivata da Cgil, Cisl e Uil, che hanno aperto il "fronte" dello scontro annunciando una mobilitazione per il prossimo aprile.
    Intanto, oggi a Potenza è cominciata la vaccinazione di forze dell'ordine e insegnanti. (ANSA).
   

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