Basilicata

'La vicenda Costa Molina era già nota'

Conferenza stampa del segretario dei Radicali lucani

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 24 GIU - La vicenda che riguarda il pozzo di reiniezione "Costa Molina 2" a Montemurro (Potenza) - sequestrato lo scorso 31 marzo insieme al Centro Olio di Viggiano, nell'ambito dell'inchiesta sulle attività estrattive in Basilicata della Procura di Potenza, che ne ha poi disposto il "dissequestro temporaneo", il 1 giugno, per permettere all'Eni di fare alcuni lavori "di modifica tecnica" - è "sicuramente emblematica" ed è "il prodotto di una lunga serie di comportamenti omissivi" degli organi e degli enti di controllo. Lo ha detto il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, stamani a Potenza nel corso di una conferenza stampa. Bolognetti ha ripercorso la vicenda che riguarda le procedure di reiniezione nel pozzo, a partire dal 2006, delle acque di scarto provenienti dal Centro Olio: secondo quanto spiegato dal segretario dei Radicali, l'ipotesi della presenza di fattori inquinanti era già emersa negli anni successivi, e "nota al Comune di Montemurro e all'Arpab".
   

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