(ANSAmed) - TUNISI, 20 APR - La Tunisia perde una posizione e
scende al 73mo posto, nella classifica mondiale sulla libertà di
stampa 2021 stilata da Reporters sans frontières (Rsf) e
pubblicata sul sito web dell'organizzazione.
Secondo Rsf questo si puo' spiegare "con l'aumento
dell'incitamento all'odio e alla violenza contro le istituzioni
mediatiche del Paese condotto da leader di estrema destra come
Seif Eddine Makhlouf, presidente del gruppo parlamentare (del
partito islamista) Al Karama, molto vicino a Ennahdha".
"Giornalisti e media nella regione nordafricana operano in un
ambiente sempre più complesso e persino ostile. La Tunisia
(73esima), ma piuttosto ben posizionata negli ultimi anni
rispetto ai vicini, perde un posto nella classifica 2021, in
particolare a causa dell'aumento dei discorsi d'odio contro i
media alimentati da parlamentari di estrema destra. Dalla sua
elezione nel 2019, il leader della coalizione islamista e
populista Al Karama, Seifeddine Makhlouf, ha regolarmente
attaccato i giornalisti attaccandoli verbalmente all'interno
dell'Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp) e sui social
network, trattandoli come "media della vergogna", "bugiardi "o
anche" farabutti che vogliono distruggere il Paese e la
rivoluzione", si legge nel rapporto di Rsf dal titolo" "Index
Rsf 2021: l'informazione sotto pressione continua in Nord Africa
". (ANSAmed).
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Rsf, Tunisia scende di un posto in classifica libertà stampa
Aumentati discorsi incitamento all'odio verso i giornalisti