(ANSAmed) - TUNISI, 25 GEN - L'aula del Bardo voterà
domani in sessione plenaria, la fiducia agli undici nuovi
ministri proposti dal premier Hichem Mechichi. Un rimpasto reso
necessario, secondo lo stesso primo ministro, per rendere più
efficace l'azione del suo governo di tecnici, in carica dal
settembre dello scorso anno.
A cambiare molti dicasteri importanti, quello dell'Interno,
che va a Walid Dhahbi, dell'Ambiente, che va Chiheb Ben Ahmed,
della Giustizia, proposto a Youssef Zouaghi, ma anche quelli
della Sanità, del Turismo, della Cultura, dell'Agricoltura,
dell'Industria e dell'Energia. Insomma un cambio in corsa che
interviene in un momento critico per il Paese che sta
registrando un picco nella diffusione del coronavirus, con
pesanti ricadute economiche, e che ha vissuto la scorsa
settimana rinnovate proteste sociali in vari governatorati. La
plenaria si terrà secondo le procedure stabilite dal regolamento
interno del parlamento.
Il primo ministro si rivolgerà ai parlamentari e illustrerà
le ragioni del suo rimpasto e presenterà i suoi nuovi 11
ministri. Seguirà un dibattito generale, dopodiché il premier
prenderà nuovamente la parola per rispondere agli interventi dei
deputati. Poi il voto individuale, per ogni ministro. Secondo le
previsioni dei commentatori locali, Mechichi dovrebbe riuscire
ad ottenere la maggioranza richiesta di 109 voti. La coalizione
islamista Al Karama, ago della bilancia in un parlamento molto
frammentato, ha infatti annunciato che voterà a favore del nuovo
esecutivo. Il premier nel rivolgersi ai deputati farà
sicuramente appello all'interesse superiore della nazione per
superare questo difficile momento. Il Fondo monetario
internazionale (Fmi) ha infatti recentemente raccomandato alla
Tunisia di ridurre quanto prima il deficit di bilancio e avviare
le riforme, ma in un clima di un ampio consenso sociale, che
riesca a garantire la copertura dei costi del settore pubblico,
"attualmente tra i più alti al mondo". (ANSAmed) (ANSA).
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Tunisia:domani parlamento vota fiducia a governo Mechichi
Undici i nuovi ministri proposti dal premier