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Med: Del Re, Italia impegnata per la libertà religiosa

Azioni in forum internazionali e interventi umanitari all'estero

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 25 NOV - "Parlare di religione è assolutamente fondamentale, perché sappiamo che il superamento delle barriere religiose, della discriminazione e della persecuzione è un modo per costruire società inclusive e pacifiche", e "l'Italia è impegnata in questo, soprattutto per favorire atteggiamenti costruttivi verso la libertà di religione e la libertà di credo in molti modi diversi". Lo ha dichiarato la viceministra degli Esteri, Emanuela Del Re, nel suo intervento al forum su religioni, fraternità umana e cittadinanza inclusiva in occasione dei Med Dialogues 2020 di Roma. "Sappiamo che oggigiorno la questione del dialogo interreligioso e della libertà di religione o credo è fondamentale in molti settori", ha dichiarato la viceministra.

Come Italia "siamo sempre impegnati a promuovere la libertà di religione e questo fa parte anche del nostro attuale mandato nel Consiglio per i diritti umani, perché crediamo assolutamente che sia necessario promuovere questo atteggiamento nei più importanti forum internazionali". Il multilateralismo "per noi è un atteggiamento politico corretto per affrontare tutte le questioni umane", ha sottolineato. La viceministra ha ricordato che l'impegno italiano prevede azioni per la lotta contro l'antisemitismo e l'intolleranza religiosa verso cristiani e musulmani. A livello internazionale, "l'Italia fornisce assistenza umanitaria alle minoranze religiose in situazioni di vulnerabilità, principalmente in Medio Oriente, attraverso i nostri interventi volti ad aiutare le popolazioni sfollate e promuovere la riconciliazione tra i diversi gruppi etnici e religiosi coinvolti nei conflitti". Del Re ha ricordato che il nostro Paese ha istituito "un fondo specificamente dedicato a sostenere le minoranze cristiane perseguitate nelle regioni di crisi" di circa 4 milioni di euro per il primo biennio 2019-2020, utile a "promuovere interventi volti a favorire la pacifica convivenza e il dialogo tra le diverse comunità religiose". (ANSAmed).

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