(ANSAmed) - ROMA, 24 NOV - Nella soluzione della crisi
siriana ''l'Italia può ricoprire un ruolo molto importante'' ed
è per questo che urge ''ottenere la riapertura dei rapporti
diplomatici tra Roma e Damasco''. E' l'appello lanciato stamani
da Roma nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla
Federazione Assadakah Italia - Centro Italo Arabo e del
Mediterraneo e del Coordinamento Nazionale per la pace in Siria
a Montecitorio, dall'ex ambasciatore siriano in Italia, Samir Al
Kassir. ''Le nostre relazioni - ha detto Kassir - sono sempre
state intense e molto lineari, ''senza grandi sbalzi, come
invece lo è stato ''tra Damasco e altre cancellerie''. L'Italia,
quindi, può ricoprire ''un ruolo molto positivo sia in Europa
che nei diversi contesti internazionali, dalla Nato, al G7 al
G20'', che come intermediario ''nei rapporti con gli Usa''.
Salvare la Siria, prosegue, ''significa salvare la sicurezza, la
libertà i nostri valori e il nostro patrimonio culturale''.
Aiutare la Siria, sostiene il diplomatico, significa
innanzitutto ''rispettare il diritto internazionale che prevede
il divieto di ingerenza negli affari altrui; vuol dire
rafforzare la Siria, una Siria laica, sostenendo un dialogo tra
siriani. Fermando l'ingerenza dell'Arabia Saudita che ha creato
l'Isis''. La soluzione, conclude, ''deve essere una soluzione
siriana, perché a prevalere deve essere l'interesse siriano''.
La Siria, gli fa eco la giornalista Diana Jabbour, sta pagando
un prezzo troppo elevato. ''Oltre alla ripresa dei rapporti
bilaterali e la fine dell'isolamento mediatico della Siria,
chiediamo la fine dell'embargo che colpisce i civili siriani''.
L'Europa, sostiene la responsabile della produzione televisiva e
cinematografica in Siria, ''vera responsabile della nascita e
della proliferazione di Al Qaeda e Daesh, deve fare un passo
avanti appoggiando il nostro Stato, laico, democratico e
libero''. Per risolvere la crisi non c'è altro modo, ripete, se
non ''distruggere il terrorismo, fermare i finanziamenti ai
terroristi e portare avanti una soluzione politica. O la Siria
torna a essere uno Stato laico e libero o saremo per sempre uno
Stato religioso che attira terroristi da tutto il mondo che
chiamano la Siria 'Sham Sharif', terra sacra per la Jihad''. E
l'appoggio da alcuni parlamentari alle richieste di riapertura
delle relazioni bilaterali tra Roma e Damasco arriva dal
Movimento 5 Stelle e dal Pd. Da tempo, ha ricordato l'on. Manlio
di Stefano, abbiamo chiesto la ripresa dei rapporti e la fine
dell'embargo che colpisce unicamente i civili. Abbiamo anche
chiesto di fermare la vendita di armi a quei Paesi che
finanziano l'Isis, in primis l'Arabia Saudita''. La non
ingerenza, prosegue, ''non significa appoggiare il presidente
siriano Bashar Al Assad. Assad è parte della soluzione e è
impensabile che a Vienna non sieda nessun suo rappresentante''.
(ANSAmed).
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Siria: ex amb.Damasco, urge riaprire rapporti bilaterali
Appello per relazioni con Roma e fine embargo