(ANSAmed) - SARAJEVO, 22 SET - "La lotta al traffico di
esseri umani e' un capitolo fondamentale del percorso di
integrazione europea che i Balcani stanno compiendo. Con il
progetto dell'IOM, co-finanziato dall'Italia, compiamo un primo
passo in questa direzione. Nel giorno in cui il Consiglio di
Europa ci ricorda di non abbassare la guardia, rispondiamo
dunque con rinnovato impegno, proprio nelle zone di grande
provenienza e transito di questi flussi della disperazione. E
ricordiamo anche quelle 70.000 vite salvate dall'Italia con
l'operazione Mare Nostrum negli ultimi dieci mesi, altra prova
del forte impegno italiano nel contrasto alla tratta degli
schiavi del 21 secolo".
Lo ha detto l'Ambasciatore d'Italia Ruggero Corrias in
occasione della chiusura del progetto IOM "Need Assessment
Research: the Regional Counter -Trafficking Situation in the
Western Balkans", tenutasi oggi presso il Parlamento BiH alla
presenza del Vice Ministro per la Sicurezza, Mladen Cavar, e del
Capo Missione in Bosnia-Erzegovina e Coordinatore Regionale
dell'IOM, Gianluca Rocco. Il progetto, avviato nel dicembre
2013 e co-finanziato dall'Italia, ha consentito di individuare
aree di intervento prioritario e di cooperazione regionale ai
fini del rafforzamento di strategie e misure di contrasto al
traffico di esseri umani nei Balcani Occidentali - area di
origine, transito e destinazione di questi flussi. Le
raccomandazioni, individuate con il concorso delle autorita' e
della societa' civile dei paesi beneficiari, vogliono costituire
una piattaforma per ulteriori progressi nel percorso di
armonizzazione agli standard ed alle pratiche europee di settore
da parte dei paesi della regione balcanica. (ANSAmed)
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Balcani: Italia in prima linea contro traffico esseri umani
A Sarajevo chiusura progetto IOM, co-finanziato dall'Italia