(ANSAmed) - ROMA, 12 DIC - Torna in Italia il pianista di
Yarmouk, il musicista siriano che suonava tra le macerie del
campo profughi palestinese alla porte di Aleppo. Dopo il primo
concerto al Barezzi Festival in provincia di Parma nel novembre
scorso, Aeham Ahmad aprirà infatti la sua prima tourne italiana
il 6 gennaio a Locorotondo (Bari), per proseguire il 7 gennaio
all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il 22 a Mestre, il 27
a Taranto, il 2 febbraio a Firenze e il 4 febbraio ad Aosta.
Nato nel 1989 proprio a Yarmouk, Ahmad è stato il primo
artista a ricevere il Premio Beethoven, nel 2015, per il suo
impegno in favore dei diritti umani. Nell'agosto 2016 è uscito
"Music for hope", il suo primo album composto da 18 tracce che
raccontano il dramma della guerra in Siria attraverso una musica
"classica" occidentalecongiunta con i versi e la melodia del
canto arabo. "Music for hope - dice - è dedicato al mio popolo,
che vuole vivere libero ma non ha alcuna voce".
Le immagini di Ahmad al pianoforte, tra le macerie dei
bombardamenti, hanno fatto il giro del mondo. Lì suonava ogni
giorno un pianoforte montato su un carretto, circondato da
bambini che lo accompagnavano con il canto. Una forma di
resistenza alla guerra, il sollievo della musica contro il
frastuono del conflitto. Il giorno in cui i miliziani dell'Isis
gli hanno bruciato il pianoforte e ucciso uno dei bambini che
stavano intorno al piano, Ahmad ha deciso di fuggire in Europa
lungo la rotta balcanica, insieme a migliaia di altri migranti.
Fino all'arrivo in Germania, dove ha ottenuto lo status di
rifugiato e cominciato a suonare nei teatri, incontrando anche
Angela Merkel- Attualmente sta lavorando al suo secondo album e
alla sua autobiografia, entrambe in uscita nel 2017. (ANSAmed).
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Musica: torna in Italia il pianista siriano di Yarmouk
Aehman Ahmad in tournee dal 6 gennaio, ora è profugo in Germania