(ANSAmed) - TRIESTE, 27 OTT - Aveva lo stesso significato e
lo stesso carico di suggestione della Trabant in Germania Est:
la Zastava della Jugoslavia di Tito era l'auto che rappresentava
la potenza produttiva industriale, la tecnologia, lo sviluppo
sociale. La Yugo 45, la Ficko erano auto fabbricate
nell'impianto di Kragujevac (oggi in Serbia) in cui hanno
viaggiato gli jugoslavi e i loro sogni.
A interrompere tutto ciò - come riporta il quotidiano Il
Piccolo - non è stato soltanto la scarsa competitività dei
modelli, quanto la bancarotta decisa dal Tribunale di
Kragujevac. La sentenza ha però soltanto sancito il fatto che la
Zastava Avtomobili era schiacciata da 330 milioni di euro di
debiti rispetto a un valore aziendale di 5,25.
I giudici hanno preso atto di un declino inarrestabile,
cominciato nel 2008 quando la Fiat e il governo serbo crearono
una joint venture che portò alla avviata Avtomobili Srbija che
prendeva della vecchia Zastava macchinari e beni immobili.
Un rapporto, quello con il gruppo italiano, cominciato ancor
prima, quando la Zastava produceva su licenza della Fiat vari
modelli. Non la Yugo 45, della quale furono fabbricati 4,3
milioni di esemplari, esportata anche in 76 Paesi. Erano anni
d'oro: prima della guerra balcanica la Zastava occupava 13.500
dipendenti. Poi la guerra, e infine, nel novembre 2008, l'ultima
auto prodotta prima che la Fiat ne rilevasse i macchinari: una
Yugo 45.
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Serbia: chiude la Zastava, storico marchio auto Jugoslavia
Per bancarotta. Nel 2008 aveva 13.500 dipendenti, poi la Fiat