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Crisi: Croazia, per sindacati economia sommersa al 30% pil

In crescita casi di lavoro in nero edilizia e turismo

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ZAGABRIA, 25 MAR - Il valore dell'economia sommersa in Croazia pesa all'incirca per il 30 per cento del Pil nazionale, sensibilmente superiore al 18 per cento della media europea, colpa, secondo gli esperti e i sindacati, del sistema fiscale inefficace del Paese. E' quanto e' emerso da una conferenza in materia tenutasi a Zagabria e alla quale hanno preso parte rappresentati del governo, dell'imprenditoria e dei sindacati.

Secondo i sindacati, dall'inizio della crisi economica la situazione è alquanto peggiorata, in particolare nel settore edilizio che si è contratto quasi della metà, e dove è in crescita il numero degli operai che lavorano in nero, spesso non avendo altra scelta. I due terzi dell'intero sommerso riguardano proprio il lavoro non dichiarato, accanto all'edilizia, anche nel turismo e i lavori stagionali nell'agricoltura.

Tra le principali misure per combattere il sommerso è stata proposta una riforma del fisco che ridurrebbe sia l'Iva, ora al 25 per cento, sia la tassazione del lavoro, controbilanciando invece con nuove tasse sugli immobili e i patrimoni in generale.

L'Istituto di statistica sostiene invece che l'economia sommersa in Croazia è pari al 10 per cento del Pil, e che i calcoli che porterebbero la cifra al 30 per cento non sono affidabili da un punto di vista metodologico. (ANSAmed).

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