(ANSAmed) - NEW YORK, 21 OTT - La Siria avrebbe sottratto
segretamente 100 milioni di dollari dalle donazioni dell'Onu
manipolando i tassi di cambio. A rivelarlo è un rapporto del
Center for Strategic and International Studies, riportato dai
media Usa.
Il regime di Bashar al-Assad è stato soggetto a dure sanzioni
per anni, il che significa che il governo non può generare
entrate attraverso il commercio con paesi come Stati Uniti, Gran
Bretagna e Ue. Inoltre, milioni di dollari in beni del governo
siriano sono stati congelati in banche situate in Libano e in
altre zone del Medio Oriente. Di conseguenza, i ricercatori del
Center for Strategic and International Studies hanno scoperto -
nell'ambito di uno studio condotto con l'Operations & Policy
Center e il Center for Operational Analysis and Research - che
la banca centrale siriana si è rivolta a mezzi illeciti per
generare capitale.
Il tasso non ufficiale e meno redditizio, utilizzato dai
commercianti e sul mercato nero, è di 3.500 sterline siriane per
dollaro: ciò significa secondo gli esperti che il 50% degli
aiuti esteri inviati in Siria dalle Nazioni Unite nel 2020 è
andato perso per il governo, e dal 2019 Damasco ha ricavato un
totale di 100 milioni di dollari da questo schema. Le agenzie
Onu prese di mira dal regime di Assad, come ha riportato il
Guardian, includono quella per il coordinamento degli affari
umanitari, il Programma alimentare mondiale, il Programma di
sviluppo delle Nazioni Unite e l'Unicef. "Questo mostra un modo
incredibilmente sistematico di deviare gli aiuti prima ancora
che abbiano la possibilità di essere utilizzati sul campo", ha
spiegato Natasha Hall, membro del Center for Strategic and
International Studies. (ANSAmed).
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'Assad ha sottratto 100mln di aiuti Onu manipolando i cambi'
Lo rivela studio Center for Strategic and International Studies