(ANSAmed) - CATANIA, 10 MAG - "Pensiamo che sia totalmente
insoddisfacente e non sicuro lasciare le persone attendere così
tanto tempo. Le persone hanno atteso esposte al sole nel
Mediterraneo. C'è stata confusione tra le autorità italiane e
quelle britanniche. Siamo veramente felici nel vedere che lo
stallo burocratico si sia risolto ma c'è voluto molto tempo.
Quello che notiamo nel Mediterraneo è un trend di ritardo di
responsabilità, una tattica di ritardo che mette a repentaglio
la vita delle persone, che dovrebbe essere al primo posto in
situazioni come questa". Lo ha affermato, parlando con i
giornalisti a Catania durante le operazioni di sbarco
dall'Aquarius, l'addetto alla comunicazione di Sos Mediterranee
Mattew Carter, riferendosi all'odissea dei migranti che da
alcuni giorni attendevano di sbarcare sulla terraferma.
"Molte persone che abbiamo avuto a bordo - ha continuato -
soffrivano di colpi di calore, un ragazzo vomitava sangue perché
aveva il mal di mare. Alcuni hanno subito gravi maltrattamenti
in Libia, incluse violenze sessuali, torture, imprigionamenti,
lavori forzati. La nostra nave era accanto al veliero Astral per
un giorno intero e la gente a bordo ci diceva che avevano paura
che li avremmo rimandati in Libia". "Il ritardo nelle
responsabilità del loro trasporto e delle autorizzazioni - ha
concluso Carter - sta causando molta ansia a queste persone e la
situazione diventa insicura anche per la vita dei soccorritori".
(ANSAmed).
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Migranti: Sos Mediterranee, ritardi sono un rischio per vite
Addetto comunicazione,situazione insicura anche per soccorritori