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Tunisia volta pagina, Essid 'vittima' di fuoco amico

Presidente inizia giro consultazioni per governo unità nazionale

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI - Dopo il voto di sfiducia del parlamento al governo Essid, nel giorno in cui il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, comincia il giro di consultazioni che entro dieci giorni lo dovranno portare a fare il nome del prossimo premier designato a formare la nuova squadra di governo, i commentatori politici tunisini si interrogano sulla dinamica di quanto successo e sulle vere cause del fallimento di Essid. E' soprattutto analizzando gli interventi dei deputati durante il voto di fiducia che emerge quanto Essid negli ultimi tempi fosse rimasto sempre più solo nella sua azione, spesso trattato freddamente anche dai suoi compagni di partito. E più che i suoi insuccessi reali in campo economico e sociale, rimangono tuttora sul tappeto problemi come la disoccupazione, il crollo del dinaro, la corruzione, emerge una sorta di suo distacco dai partiti e dalla politica. Essid forse dotato più di un profilo da premier 'tecnico', non ha mai voluto cedere alle pressioni dei partiti che lo spingevano a dimettersi e ha preferito farsi sfiduciare dal parlamento per rispetto della Costituzione. La sua colpa è forse stata quella di non volersi piegare alle logiche di partito, anche il suo, Nidaa Tounes.

Sicuramente è rimasto vittima della crisi interna che ha scosso l'organizzazione di maggioranza e ne ha causato la scissione capitanata dal suo ex segretario generale Mohsen Marzouk che ha formato poi 'progetto Tunisia'. La guida di Nidaa Tounes rimasta a Hafedh Caij Essebsi, figlio del Presidente, pare abbia causato problemi anche alla sua azione di governo. Non a caso circola in rete una campagna in cui si invita il presidente della Repubblica Essebsi a smettere di sostenere la carriera politica di suo figlio Hafedh intitolata 'Weldek Fi Darek' ('Suo figlio resti a casa'), che riprende una frase pronunciata in aula sabato durante il voto di fiducia da Ammar Amroussia deputato della sinistra del Fronte Popolare. Il deputato Amroussia ha rimproverato al capo dello Stato di sostenere apertamente il figlio Hafedh, che prendendo il controllo di Nidaa Tounes, avrebbe moltiplicato le sue manovre politiche e sarebbe impegnato a mettere i suoi uomini nei posti più alti dell'apparato statale, soprattutto al ministero dell'Interno. Al di là delle vere o presunte ragioni del fallimento di Essid, rimane per il Paese una situazione difficile da sostenere, soprattutto dal punto di vista economico e sociale.

Nonostante la stabilità politica, e un miglioramento della situazione della sicurezza in merito alla lotta al terrorismo, le riforme economiche sono state implementate troppo lentamente e il Paese si trova a soffrire per aver contratto una lunga serie di prestiti dalle istituzioni internazionali. Il prossimo premier si troverà di fronte ad una sfida notevole, una responsabilità storica enorme. Dovrà essere inoltre non troppo vicino alla coalizione di governo ma anche non troppo lontano, evitando però il rischio di trasformarsi in un tecnico che accetta ordini dai partiti. Insomma un bel rebus per il presidente Essebsi che recentemente ha dichiarato che il prossimo premier potrebbe anche non essere di Nidaa Tounes, ma dovrà dimostrare certamente di avere coraggio, quel coraggio di cui avrà molto bisogno per portare a termine la sua missione. Essebsi ha ora dieci giorni di tempo per nominare un candidato, dopodiché il premier designato avrà a sua volta 30 giorni di tempo per formare la sua squadra. (ANSAmed).

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