(ANSAmed) - TEHERAN, 5 OTT - Per affrontare la crisi siriana
c'è la possibilità di usare la formula del '5+1', ossia il
negoziato tra l'Iran e sei potenze mondiali (Usa, Russia, Cina,
Francia, Gran Bretagna e Germania), con cui si è venuti a capo
della decennale questione del nucleare iraniano. A sostenerlo è
Farhang Jahanpour - un accademico iraniano che lavora alla
Oxford University - in un articolo in prima pagina su Tehran
Times.
Almeno sei Paesi bombardano obiettivi in Siria - osserva lo
studioso, citando Usa, Gran Bretagna, Francia, Australia, Eau e
Israele - cui si è ora aggiunta la Russia, l'unica però - rileva
- ad aver ricevuto una richiesta di aiuto dal governo siriano.
Con l'intervento russo la già complessa situazione siriana è
ancor più pericolosa. Ma c'è appunto la possibilità di usare la
formula del '5+1', sottolinea Jahanpour citando anche alcune
recenti dichiarazioni della rappresentante Ue, Federica
Mogherini. Inoltre, aggiunge, se l'Iran venisse visto come la
sola potenza alleata dei russi in Siria, questo dipingerebbe una
situazione di conflitto tra sciiti e sunniti, con la Russia
dalla parte dei primi e l'Occidente coi secondi.
Inoltre, conclude, Teheran dovrebbe avere colloqui con
l'Egitto (con cui i rapporti non sono facili dal 1979 ma che
combatte l'Isis nel Sinai, ndr) e la Turchia (che ospita molti
profughi siriani ma combatte Assad, ndr.) per persuaderli a
partecipare ad una coalizione internazionale per superare la
crisi siriana.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Siria: analista su media Iran, ricorrere a formula '5+1'
Jahanpour, Teheran parli con Egitto e Turchia per sforzi comuni