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Tpl: Legambiente, road map al 2030 per tagliare la Co2

Quattro priorità per recuperare finanziamenti e gap metro e tram

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 FEB - Una road map dei progetti da realizzare al 2030, con quattro priorità per raggiungere i target europei di riduzione delle emissioni di Co2 nei trasporti al 2030 e di decarbonizzazione al 2050, e per il recupero di ritardi e disuguaglianze territoriali. La traccia Legambiente in occasione della presentazione del rapporto Pendolaria 2022, sui trasporti in Italia.
    In un settore che è l'unico che non ha visto riduzioni delle emissioni di Co2 dal 1990 e che è responsabile per oltre il 26% di quelle italiane, Legambiente auspica "un piano per recuperare il gap di metropolitane e tram nelle città italiane, con una legge che permetta ai comuni di programmare e accedere ai finanziamenti necessari". Al 2030 si avrebbero 411,5 km di metro (con un +162,6 km rispetto alla situazione attuale) e 798,3 km di tranvie (+427,4 km).
    In molte città, da Roma a Napoli, da Palermo a Bologna sono tanti gli interventi in attesa da anni e non finanziati che sono la ragione principale di traffico e inquinamento, afferma l'ong elencando tra le opere più ambiziose (ma ancora non finanziate), per le metropolitane, il prolungamento della linea C di Roma (21,3 km) e della linea M5 a Milano (13 km) e per le linee ferroviarie suburbane la chiusura dell'anello ferroviario a Roma (15 km); per le tranvie ci sono la linea verde e la gialla a Bologna (32,1 km) e le linee per Sestu, Selargius, Quartucciu, Quartu S.Elena a Cagliari (29,1 km).
    Necessario anche aumentare treni, tram e bus nelle città, rispondendo al problema dell'affollamento e della frequenza inadeguata rispetto alla domanda esistente e futura, aumentando la dotazione del Fondo nazionale trasporti.
    Altra priorità è un nuovo contratto Intercity per ridurre le disuguaglianze territoriali: il servizio ha subito una riduzione del 16,25% rispetto al 2010 e per il quale servono 200 milioni di euro l'anno per avere più treni in circolazione al sud e nelle aree fuori dall'alta velocità. Il parco di treni va aumentato di 650 treni per le linee regionali e locali. (ANSA).
   

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