Abruzzo

Segre: centrosinistra Pescara, da sindaco ennesimo insulto

Sclocco, figuraccia per città medaglia d'oro valore civile

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 7 NOV - "La risposta del sindaco non si é fatta aspettare, avrebbe potuto rifletterci un po' prima di darla, per evitare di far fare alla nostra città una figuraccia nazionale. Negare la cittadinanza onoraria a una personalità immensa come Liliana Segre è l'ennesimo insulto, a questa donna sopravvissuta alla peggiore delle prove, che questa volta però arriva da un primo cittadino, della maggiore città abruzzese, medaglia d'oro al valore civile". Così Marinella Sclocco, consigliera comunale del centrosinistra a Pescara, commenta le dichiarazioni del sindaco, Carlo Masci, che ha definito "strumentale" la proposta di Sclocco di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
    Sclocco contesta anche il passaggio in cui Masci ha detto che, per concedere la cittadinanza onoraria alla Segre, "dovremmo mettere in fila tante persone che hanno subito le stesse vicende". L'esponente del centrosinistra si chiede "come si possa parlare di fila, quando la maggior parte di coloro che sono riusciti a sopravvivere all'inferno dì Auschwitz è deceduta, senza contare che non mi sembra ci siano tra i superstiti donne minacciate e addirittura sotto scorta".
    Quanto all'assenza di legami con la città, Sclocco afferma che "la Segre ha un legame universale con Pescara e con ogni città italiana, vista la sua storia e quello che ha subito".
    Infine, la consigliera comunale di minoranza invita Masci "a dare un segnale di apertura e a tirare fuori il coraggio, come forse non ha mai fatto fino ad oggi, oltre ad organizzare le giuste cerimonie di cui si vanta. Sarebbe un segnale capace di andare oltre la politica e di abbracciare l'umanità intera - conclude Sclocco - e un gesto di cui si ha un fortissimo bisogno, qui e altrove". (ANSA).
   

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