Abruzzo

Terrorismo:Marco Alessandrini,mio padre per me è un fratello

Figlio giudice,chi muore giovane caro a dei, in realtà fregatura

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 30 AGO - "Ricordi non ho avuto tempo per sedimentarli, poiché avevo 8 anni quando mio padre fu assassinato. Emilio, come continuo a chiamarlo, l'ho scoperto dopo e ormai lo considero quasi un fratello minore, visto che sono ampiamente più grande di lui, che aveva 36 anni quando è stato assassinato". Così Marco Alessandrini, sindaco di Pescara e figlio del magistrato ucciso da un commando di Prima Linea il 29 gennaio del 1979, oggi pomeriggio, nella città adriatica, a margine dell'incontro "Buon compleanno Emilio, a 76 anni dalla nascita a Penne (Pescara), a 40 dalla scomparsa a Milano", dedicato alla figura del giudice assassinato, che oggi avrebbe compiuto 76 anni, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, e il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera.
    "Nel corso degli anni ci sono state tante manifestazioni di stima e di apprezzamento - ha proseguito il figlio del magistrato assassinato - ma il detto greco 'muore giovane chi è caro agli dei' in realtà è una fregatura".(ANSA).
   

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