Abruzzo

Francavilla: psichiatra, solo 3,5% Pil per salute mentale

Di Giannantonio, Francia e Germania arrivano al 12%,qui peggiora

Redazione Ansa

(ANSA) - CHIETI, 25 MAG - "Il disagio sociale, la crisi economica e la crisi di valori, della coppia, la crisi delle interazioni sociali, degli affetti all'interno delle famiglie e più in generale la crisi delle relazioni predispone un terreno drammaticamente fertile alla realizzazione di queste tragedie immani. Questa è una tragedia immane che ci fa riflettere in modo drammatico sopra la fragilità, la vulnerabilità, la possibilità che crisi esistenziali e della vita possano dare origine a delle tragedie senza purtroppo, e parlo da tecnico, darci dei segnali anche minimi, per poterci far intervenire a livello della prevenzione e a livello della terapia. Questo susseguirsi di fatti drammatici ci indica il grado di sofferenza mentale, sociale, relazione e affettiva che è uno dei punti che caratterizza il nostro sistema sanitario nazionale. Per la salute mentale l' Italia spende il 3,5 % del Pil, mentre altri paesi europei quali Francia, Germania e Gran Bretagna arrivano a spendere oltre il 12% del Pil. Se la salute mentale peggiora, drammaticamente peggiora la salute dell'intera società italiana".
    Lo ha detto il professor Massimo Di Giannantonio, ordinario di Psichiatria all'Università degli studi D'Annunzio di Chieti, denunciando la poca spesa sanitaria destinata alla cura nel nostro Paese delle malattie mentali. (ANSA).
   

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