Abruzzo

Falcone: Chiavaroli,da lui cardini della normativa antimafia

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 27 MAG - "Io di Giovanni Falcone dico che era un uomo del futuro e quando lo ricordo, non ricordo solo la sua attività da magistrato, che è anche quella più conosciuta, con il metodo Falcone che ispira ormai tutte le investigazioni.
    Io voglio parlare di Falcone e del suo lavoro al Ministero della Giustizia, come direttore generale dell'area penale, e proprio da Giovanni Falcone partirono i principi cardine di tutta la nostra normativa antimafia. Le norme più importanti furono emanate nel periodo in cui Falcone fu al Ministero, e furono il frutto delle sue intuizioni". A Pescara per l'iniziativa 'Palermo chiama Pescara risponde', il sottosegretario di Stato alla Giustizia Federica Chiavaroli ricorda così il magistrato siciliano ucciso a Capaci, insieme con la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli uomini della scorta.
    "I cardini della lotta alla mafia sono la confisca dei beni, voluta da Falcone, le norme sui pentiti volute dal magistrato siciliano e il carcere duro per i capi delle organizzazioni criminali, voluto da Falcone. Per questo a me piace ricordare oggi questo lavoro di Falcone che è meno conosciuto".
    Rivolgendosi ai tanti ragazzi delle scuole intervenuti oggi nella Sala Alessandrini, il Sottosegretario alla Giustizia ha poi aggiunto: "Queste giornate sono importanti perché come diceva Antonino Caponnetto, che era colui che il pool antimafia lo aveva messo in piedi, la mafia ha più paura della scuola che della Giustizia, perché prospera sull'ignoranza. E allora della cultura della legalità è importante parlarne anche con voi. Il messaggio che oggi vogliamo lanciare è che non bisogna girarsi dall'altra parte, così come ci ha insegnato Giovanni Falcone.
    Non bisogna restare indifferenti. Succede purtroppo troppo spesso che fatti gravi accadono oggi sotto gli occhi di chi si gira dall'altra parte". (ANSA).
   

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