Abruzzo

Grande Guerra: tricolore a mezz'asta a Pescara per vittime

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 24 MAG - Il Comune di Pescara ha esposto il tricolore a mezz'asta in occasione del 100/o anniversario dell'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, "in ricordo di quanti caddero per ideali di libertà, pace e civile convivenza fra i popoli, che sono gli stessi in cui noi crediamo e che vogliamo coltivare ogni giorno insieme alla nostra comunità e in nome e per conto della città che siamo chiamati a rappresentare". Lo ha reso noto il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.
    "Ideali che ci appartengono - ha sottolineato - perché sono alla base della nostra Costituzione, una Carta fondamentale, che nasce dalla Resistenza e dalla speranza che ebbe la generazione che la scrisse di fondare una repubblica che ripudia la guerra, per averla vissuta e per averne pagato il prezzo più alto.
    Il 24 maggio del 1915 l'Italia entrò nella Prima Guerra Mondiale, oggi celebriamo questo anniversario con il peso di migliaia di vittime nel cuore. Eravamo un paese povero e impreparato, che dovette passare dalla polvere del quotidiano alla terra delle trincee per difendersi. L'Italia subì dei colpi durissimi: Caporetto nell'ottobre 1917 fu il momento più difficile, ma quel Paese di padri, figli e fratelli combattenti riuscì a resistere eroicamente sulla linea del Piave e consentì la riscossa fino alla resa degli austriaci a Vittorio Veneto il 4 novembre. È stato il più grande conflitto mai visto, che coinvolse i maggiori continenti, cambiando milioni di destini.
    Quando furono firmati gli armistizi, dopo il 1918, la guerra appena conclusa aveva lasciato sui campi quasi venti milioni di vittime".
    "Oggi - ha concluso il sindaco di Pescara - davanti non abbiamo una trincea come quella di cento anni fa, ma sicuramente dobbiamo ridisegnare un orizzonte vivibile e sereno per tutti, rendendo le istituzioni dei fari che ci tutelino e consentano l'affermazione dei diritti di tutti. Questo è il compito della politica. Ed è questo il messaggio di cui vogliamo essere voce".
    (ANSA).
   

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