Abruzzo

Sisma L'Aquila:Grandi Rischi; Presidente, fu fuorviante

Francabandera illustra prima sentenza,date informazioni inesatte

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 10 OTT - "La riunione della Commissione Grandi Rischi all'Aquila del 31 marzo 2009 è stata una operazione mediatica per tranquillizzare la popolazione con carattere scenografico e mistificatore, al termine è stata data una informazione inesatta, incompleta e fuorviante". E' uno dei passaggi della relazione con cui il presidente del collegio giudicante, Fabrizia Ida Francabandera, sta ripercorrendo le tappe delle motivazioni della sentenza di primo grado, oltre 900 pagine scritte dal giudice del tribunale dell'Aquila, Marco Billi, nel corso della prima udienza processo di appello alla commissione grandi rischi che si sta svolgendo nel capoluogo. Proprio la riunione del 31 marzo 2009, a cinque giorni dal tragico terremoto, è centrale nella costruzione del castello accusatorio che ha portato alla condanna di primo grado a sei anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni colpose dei sette componenti, tutti esperti di fama nazionale e internazionale. Il giudice sta ricordando come "l'analisi approssimativa e superficiale" ha portato a cambiare le abitudini degli aquilani che, rassicurati tra le altre cose dal fatto da "un'analisi errata e inidonea del rischio", non hanno attuato "le tradizionali misure di cautela", come quella di uscire di casa dopo scosse forti. E la sera del 5 aprile 2009, ci sono state due scosse forti al culmine di uno sciame in atto da mesi, che secondo l'accusa, proprio per le false rassicurazioni di cinque giorni prima, non hanno portato ad adottare le usuali abitudini di prevenzione.
    Secondo l'accusa, la colpa non sta nel non aver previsti i terremoti, che non si possono prevedere, e neanche nel mancato allarme: il nesso di causalità è stato dimostrato con le testimonianze dei parenti delle vittime, circa 300, che sono sfilate nelle udienze di primo grado, che hanno portato all'analisi, prima e dopo, dei comportamenti della gente: e in tal senso, è emerso che il messaggio rassicurante dei sette componenti della Cgr ha contributo a mutare le abitudini. Gli imputati non hanno messo in campo, al fine di una previsione e prevenzione e sismica, tutte le loro conoscenze e il quadro di riferimento, come ad esempio il rapporto Barberi del '99 sulla situazioni degli edifici pubblici, e lo sciame sismico in atto da mesi. A proposito delle difese, tra le motivazioni contrarie addotte, la riunione non era valida e il fatto non costituisce e la falsata interpretazione da parte degli organi di informazione. L'udienza è stata sospesa.
    Alla ripresa ci sarà la ultimazione della relazione e poi la visione del filmato della trasmissione Rai Presadiretta con l'intervista all'allora vice capo della protezione civile nazionale, Bernardo De Bernardinis, ammesso come prova proprio ad inizio udienza.
    (ANSA).
   

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