Abruzzo

Trivelle: riaperta Via per Elsa 2, appello a mobilitazione

D'Orsogna, entro 28/9 osservazioni a ministero contro progetto

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 17 SET - Un appello a inviare osservazioni al Ministero dell'Ambiente, entro il 28 settembre prossimo, per dire no a Elsa 2, piattaforma che l'irlandese Petroceltic vorrebbe realizzare in Adriatico a circa 7 km dalla costa abruzzese tra Francavilla al Mare e Ortona (Chieti), a ridosso di tre riserve naturali regionali, Ripari di Giobbe, Punta dell'Acquabella e Lido Riccio: l'invito arriva da Maria R.
    D'Orsogna, ambientalista e docente di matematica alla California State University di Los Angeles, che avverte come il progetto, denominato BR 268 RG, sia potenzialmente una nuova "Ombrina".
    La Petroceltic, fa sapere la ricercatrice in una nota, ha riaperto la procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale per la concessione relativa alla trivellazione di un pozzo esplorativo.
    "Dopo l'enorme mobilitazione di cittadini ed enti che hanno inviato osservazioni al ministero contro Ombrina Mare" D'Orsogna ricorda che le osservazioni contro Elsa 2 possono essere inviate seguendo le istruzioni su http://dorsogna.blogspot.com/2014/09/affondiamo-elsa-petroceltic .html. "La concessione - informa la studiosa nella nota - è vicinissima sia a Ombrina sia a Miglianico (Chieti), il giacimento del centro oli di Ortona, fatto che lascia presagire che si tratterà anche qui di petrolio ad alto tenore di zolfo, con necessità di desolforazione, uso di tecniche aggressive di trivellazione, emissioni di inquinanti e infrastruttura pesante a pochi chilometri da riva. Una piccola Ombrina che cresce, insomma e che va fermata prima che sia troppo tardi".
    Petroceltic, aggiunge D'Orsogna, ha in cantiere altre concessioni al largo dell'Abruzzo, denominate Rubino, Turchese, Zaffiro, Granato, Opale, Tormalina, Peridato e Rublo. "Come Ombrina, Elsa2 era stata già bocciata nel 2011, in seguito all'invio di numerose osservazioni di contrarietà al Ministero dell'Ambiente da parte dei cittadini che segnalavano criticità ambientali, fra cui la vicinanza a siti di interesse comunitario e di aree protette". (ANSA).
   

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