Popolo anti-Trump scende in strada, disordini in California

Redazione ANSA

Nella notte decine di manifestanti hanno invaso le strade di Cosa Mesa, nel sud della California, circondando l'OC Fair & Event Center dove l'aspirante candidato repubblicano alla presidenza americana, Donald Trump, aveva tenuto un evento elettorale con migliaia di simpatizzanti. Lo riporta la Cnn. Agenti di polizia in tuta antisommossa ed anche a cavallo hanno cercato di disperdere la folla. Almeno un macchina della polizia è stata danneggiata e, nel caos generale, si sono verificati diversi tafferugli. I manifestanti hanno bloccato un incrocio principale, impedendo la normale circolazione delle macchine. Terminate le proteste, a tarda notte, il Dipartimento dello sceriffo di Orange County ha twittato che circa 20 persone sono state tratte in arresto.

Una busta contenente una sospetta polvere bianca è stata recapitata all'ufficio della campagna del candidato repubblicano Donald Trump, creando allarme. Più tardi la polvere si è però rivelata innocua. La busta era indirizzata al Manhattan's Trump Tower, vicino a Central Park, ha riferito la polizia. Una persona dello staff l'ha aperta ieri sera e ha immediatamente chiamato gli agenti. Cinque membri dello staff di Trump che lavorano nell'ufficio e l'agente di polizia che è intervenuto sono stati temporaneamente isolati, mentre la sostanza veniva analizzata. Poche ore dopo, le autorità hanno dichiarato che la polvere non era pericolosa ma che ci sarebbero voluto altri test per determinare cosa fosse. Nel 2001 delle lettere all'antrace (sottoforma di polvere bianca) furono spedite in diversi uffici americani, uccidendo cinque persone e suscitando una psicosi in tutti gli Stati Uniti, già duramente colpiti dagli attentati dell'11 settembre solo poche settimane prima.

 Momenti di tensione anche a Burlingame, in California, dopo migliaia di manifestanti hanno praticamente assediando l'Hyatt Regency dove e' in corso una convention dei repubblicani alla quale e' intervenuto Donald Trump. Quest'ultimo al suo arrivo e' stato costretto ad entrare da un'entrata posteriore scortato da numerose guardie del corpo, mentre centinaia di agenti di polizia tentavano di mantenere la calma all'esterno dell'edificio, con un migliaio di persone che premeva verso l'ingresso principale. Tra i manifestanti molti sventolavano o portavano al collo la bandiera messicana. Sui cartelli scritte come 'Abbiamo bisogno di un presidente che unisce, non che divide', oppure 'No Razzismo, No Trump'. "Non è stato uno degli ingressi più facili per me. E' come avessi attraversato il confine", ha commentato Trump riferendosi al fatto di essere stato costretto a passare per un tratto di strada sterrata.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA