Il premier kosovaro Albin Kurti
ha detto di essere in possesso di una lista precisa con i nomi
dei facinorosi serbi responsabili delle proteste violente degli
ultimi giorni nel nord del Kosovo, proteste il cui unico
obiettivo sarebbe quello di destabilizzare la situazione nel
Paese. Intervenendo oggi a una seduta straordinaria del
parlamento a Pristina dedicata alla critica situazione nel nord
a maggioranza serba, Kurti - sulla base delle informazioni
raccolte dalla polizia e dall'intelligence a Pristina - ha
parlato di una precisa 'organizzazione criminale' serba legata
direttamente a Belgrado, della quale fanno parte a suo dire
estremisti di destra e ultranazionalisti, molti dei quali
collusi con Srpska Lista, il maggior partito della comunità
serba in Kosovo. "Le persone mascherate che si vedono nei video
diffusi (sugli scontri al nord) sono guidate dall'ex capitano
della polizia nel nord del Kosovo Aleksandar Filipovic", ha
detto Kurti secondo il quale sarebbe stata tale organizzazione
criminale serba a pubblicare sui social la notizia sul presunto
arrivo in Kosovo di membri del gruppo paramilitare russo
'Wagner'. Una notizia questa che non ha avuto finora alcuna
conferma. Secondo il premier, un gruppo di 50 persone sarebbe
giunto in Kosovo appositamente dalla Serbia per fomentare gli
incidenti. Tra i tanti nomi da lui citati vi sono quelli di
Milorad Jevtic, uno dei leader dell'organizzazione criminale
serba, Damjan Knezevic, Daniel Smigic, Nebojsa Elezovic, Radosh
Mitrovic, Zivojko Miljentjevic, Ivan Sekulic, Sinisa Jevtic.
Alcuni di loro, ha detto Kurti,sarebbero legati al presidente
serbo Aleksandar Vucic. "E' importante che sia la popolazione
locale che i rappresentanti internazionali conoscano questi
nomi, e che si sappia che ad attaccare sia stata una milizia
fascista e non la locale popolazione serba", ha affermato Kurti.
Nel corso del dibattito in aula, i partiti di opposizione hanno
duramente criticato l'operato di Kurti e del suo governo,
ritenuti responsabili di prendere decisioni da soli e senza
consultarsi con le altre forze politiche, operando contro gli
interessi del Paese e rovinando i buoni rapporti che il Kosovo
ha sempre avuto con gli Stati Uniti e altri Paesi amici. Ramush
Haradinaj, ex premier e leader del partito Aak, all'opposizione,
ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del governo
di Albin Kurti.
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