"Abbiamo bisogno dell'Ucraina in
Europa e nella Nato. L'espansione della Nato e dell'Unione
Europea ha aumentato la stabilità in passato, lo farà anche
ora". Lo ha affermato il primo ministro estone, Kaja Kallas,
durante la conferenza stampa congiunta dei premier dei tre Stati
baltici con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. Kallas ha
inoltre sottolineato il diritto dell'Ucraina alla difesa: "La
Carta delle Nazioni Unite - ha detto la premier - afferma che
ogni Paese ha il diritto di difendersi e che ciascun Paese deve
avere l'opportunità di farlo. Ciò significa anche che l'Ucraina
può utilizzare le armi che le sono state fornite". Il primo
ministro lettone, Krišjānis Kariņš, ha aggiunto che il
rafforzamento degli arsenali dei singoli Stati membri
dell'Alleanza atlantica e l'aumento della spesa per la difesa al
2-3% del Pil rimangono la sola via per garantire la sicurezza
comune. Sulla stessa lunghezza d'onda anche le parole della
premier lituana, Ingrida Šimonytė, che ha ribadito come il
sostegno all'Ucraina sia un modo per proteggere l'intera Europa.
"L'aiuto all'Ucraina significa libertà - ha detto - è un
investimento per la pace e la sicurezza europea. L'Ucraina
protegge anche la nostra libertà e l'ordine garantito dal
diritto internazionale. Per questa ragione, la consegna rapida
di armi all'Ucraina è essenziale".
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