E' stato firmato oggi, a Treviso,
un accordo tra Confindustria Veneto Est e Confindustria Romania
per l'attivazione del "Desk Romania", un pacchetto completo di
servizi di consulenza e supporto alle imprese associate per
cogliere le nuove opportunità commerciali e di investimento sul
mercato romeno. L'interscambio tra Veneto e Romania, nei primi
nove mesi del 2022, ha raggiunto i 3,1 miliardi, con una
crescita di 600 milioni sul 2019. Le imprese hanno la
possibilità di essere coinvolte in un Pnrr da 29,2 miliardi in
tre anni in tema di ammodernamento, in chiave green,
dell'infrastruttura ferroviaria e di trasporto, transizione
digitale, energia, decarbonizzazione e sviluppo di fonti
rinnovabili, coesione sociale e territoriale, sanità ed
educazione. A questi si aggiungono 1,4 miliardi dal piano della
Commissione europea RePower EU per investimenti in efficienza
energetica, riduzione della dipendenza dal gas russo, sviluppo
dell'idrogeno. "Moltissimi sono i settori strategici - ha
rilevato Alessandra Polin, consigliere delegato di Confindustria
Veneto Est per l'internazionalizzazione - che nei prossimi anni
potrebbero rappresentare il volano per un ulteriore
consolidamento della presenza imprenditoriale italiana e veneta.
E diventare anche la base - ha aggiunto - per poter dare il
nostro contributo alla ricostruzione della vicina Ucraina".
"Operando direttamente in Romania - ha aggiunto Giulio Bertola,
presidente di Confindustria Romania - possiamo garantire la
disponibilità di fornitori idonei, la possibilità di abbattere i
tempi di consegna e di mitigare l'aumento dei costi di fornitura
dall'estero, dall'energia alle materie prime ai semilavorati".
Oggi in Romania operano circa 300 aziende italiane associate a
Confindustria per un'occupazione complessiva di 35 mila addetti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA