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Dalla Campania a Tunisi, viaggio su rotta migranti in kayak

A giungo missione esplorativa ricercatori, medici, sportivi

11 maggio, 11:19
Da Agropoli a Tunisi in Kayak per pace e ricerca marina Da Agropoli a Tunisi in Kayak per pace e ricerca marina

 (ANSAmed) - NAPOLI, 11 MAG - "L'idea di Mediterraneo si caratterizza per la dieta mediterranea, che caratterizza la Campania nella diffusione dei corretti stili di vita, ma anche per l'idea di democrazia e accoglienza che vogliamo sottolineare per contribuire a un mare di pace". Così Rosetta D'Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, ha presentato a Napoli il progetto "Mediterraneo: Il Mare che unisce" che, dal prossimo 25 giugno, porterà da Agropoli a Tunisi ricercatori, sportivi, medici, veterinari: a bordo di kayak la spedizione compirà un ideale viaggio della speranza "a ritroso" sulla rotta dei migranti. Un'impresa sportiva, sociale e di divulgazione scientifica che in 20 giorni produrrà documentari, censimenti della fauna marina e concrete azioni di sostegno ai migranti. "Parleremo anche - ha sottolineato D'Amelio - di quello che in questo momento travolge l'Europa, come testimoniano i fatti che avvengono in Austria e ci dice che la sfida della democrazia la vinciamo solo se il Mediterraneo diventa davvero un mare che unisce, un mare di pace, di capacità di accoglienza e di fare in modo che l'Europa rompa le divisioni e i muri". L'iniziativa vedrà due barche a vela, 6 kayak impegnati sulle 569 miglia da percorrere da Agropoli fino a Tunisi, promossa dall'associazione "Il Mediterraneo: il mare che unisce", animata da Raffaele Bove, dirigente medico veterinario presso l'Asl di Salerno e appassionato kayaker. "Il Mediterraneo - ha spiegato l'assessore regionale con delega al bacino del Mediterraneo Serena Angioli - deve stare al centro dell'Europa che invece va in una direzione diversa. Occasioni come queste ci danno l'opportunità di riposizionare a livello locale, ma anche nazionale ed europeo l'attenzione che deve essere posta sul Mediterraneo. Dobbiamo tornare su un Mediterraneo che unisce, come la storia ci insegna, lavorando ognuno per la sua parte e fornendo le giuste risposte attraverso il coinvolgimento degli Stati". Il percorso in 20 giorni toccherà Acciaroli, Camerota, Sapri, Maratea, Cetraro, Amantea, Tropea, Panarea, Lipari, Porto Rosa, Gregorio Bagnoli, Agata di Militello, Cefalù, Palermo, Terrasini, Vito lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo, Pantelleria, Kelibia e, infine, la capitale della Tunisia. "Il viaggio - spiega Raffaele Bove - metterà alla prova la resistenza e la tenacia dei kayaker e consentirà agli esperti presenti a bordo di poter realizzare un'approfondita e realistica analisi sullo stato di salute del Mar Mediterraneo e sulle tradizioni legate alla pesca e alla dieta mediterranea. Tutti i dati saranno poi registrati e analizzati dal gruppo di ricerca, che estrapolerà informazioni fondamentali per la stesura di ulteriori progetti incentrati su argomenti sia di carattere etico-sociale che tecnico-scientifici". (ANSAmed).

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