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Nave Costa: meta di Sorrento difende comandante,e' il top

La zia, su Francesco si stanno dicendo infamie

18 gennaio, 17:00
A Meta di Sorrento (Na), la casa del comandante Schettino A Meta di Sorrento (Na), la casa del comandante Schettino

(NAPOLI) (dell'inviata Patrizia Sessa) (ANSA) - META DI SORRENTO (NAPOLI), 18 GEN - Dal comandante Francesco Schettino, a Meta di Sorrento (Napoli), nessuno se lo aspettava. Oggi in tanti non fanno che ripetere la stessa cosa: "E' una brava persona, un marinaio esperto, un bravo comandante". Lui stesso, la scorsa notte, con i suoi amici, la sua famiglia, si è nuovamente difeso: "Ho fatto il mio dovere, non sono scappato, ho aiutato gli altri". E sono anche gli altri a difenderlo, i suoi concittadini. In quello che è un paese di marinai non fanno che ripetere questo detto: "Chi va per mare naviga, chi sta a terra giudica". Come a dire: "Si stanno dicendo un sacco di infamie, ma Franco chiarirà tutto".

C'é chi, quanto accaduto, lo definisce una "tragedia", chi "un incidente che poteva capitare a tutti". Zia Laura, risponde al telefono con un filo di voce. "E' successa una diavoleria, noi siamo una famiglia di naviganti, abbiamo fatto sempre il nostro dovere - dice - la mamma di Franco è distrutta, si stanno dicendo su suo figlio troppe infamie. Ma chi sbaglia deve pagare, e pagherà".

Davanti casa del comandante Schettino c'é anche Francesco Amato, per oltre dieci anni comandante. Hanno lavorato insieme, lui e Schettino, sulla Tirrenia. Ed oggi, di lui, racconta questo: "Siamo cresciuti insieme e tutti quanti, in paese, ci siamo subito accorti di quanto lui fosse bravo. Lui era il top tra tutti noi. Ed è per questo che anni fa gli dicemmo che se voleva fare carriera dove cambiare compagnia, doveva puntare sulla Costa. Così ha fatto una splendida carriera". Se gli si chiede del contenuto della telefonata tra Schettino e il capitano De Falco, l'ex comandante resta per un attimo in silenzio: "Certo mi ha deluso, ma sono convinto che la sua è stata una reazione dettata dallo choc".

Sulla stessa Costa, la Concordia, fino al luglio scorso ha lavorato anche Gaetano Perrusio, cuoco. "Lo sapete chi mi ha aiutato ad avere questo posto di lavoro? Proprio Franco Schettino - racconta - Lo conosciamo tutti qui in paese, lui aiuta chi ne ha bisogno, è sempre disponibile. Da lui non ci saremo mai aspettati una cosa del genere". (ANSA).

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