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Shipping: Federagenti, 'Troppa burocrazia, rischio paralisi'

Duci: All'assemblea presentiamo un decalogo 'sblocca mare'

14 giugno, 17:55
Il presidente di Federagenti Duci al meeting di Ancona Il presidente di Federagenti Duci al meeting di Ancona

 Uno "sblocca mare" in dieci punti per abbattere la burocrazia che rischia di portare alla paralisi il settore marittimo-portuale. La settantesima assemblea generale di domani di Federagenti, la federazione delle agenzie marittime italiane, a Portonovo-Monte Conero (Ancona) accenderà i fari sull'eccesso di burocrazia e i danni che provoca, con una serie di proposte. "Per cogliere le opportunità che il mercato genera a livello mondiale nonostante le tensioni, oggi - a differenza di quello che forse il settore poteva permettersi in passato in cui, non dico l'improvvisazione, ma la buona volontà delle persone poteva sopperire a carenze di organizzazioni e semplificazione - è necessaria una capacità di pianificare e organizzare come Paese, come settore e come azienda che non ha confronti con i sistemi economici che abbiamo conosciuto in passato" premette il presidente di Federagenti, Gian Enzo Duci che indica nella scarsa capacità di pianificare e guardare al futuro del nostro Paese uno dei grandi limiti dell'Italia. "E questo trova la sua accentuazione e il suo problema maggiore - continua - proprio in un sistema burocratico che non ha paragoni nel mondo occidentale. Quindi domani cercheremo di lanciare le ricette, il decalogo per lo "sblocca mare"". Servono un cambio di mentalità e una semplificazione di iter e leggi che oggi appesantiscono, ad esempio, concessioni portuali e realizzazione dei dragaggi. Ma è un tema che si lega anche alla Cina, alla Belt and road initiative o Via della Seta.

"Se vogliamo interfacciarci con questo progetto - prosegue Duci - probabilmente il più importante del secolo che andremo a vivere, dobbiamo avvicinarci ai metodi di ragionamento e di organizzazione cinesi, cioè essere capaci di pianificare a medio e lungo termine. E questo è per noi una sfida epocale". (ANSA).

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