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Concordia: primo giorno da 'sorvegliata speciale'

Riunioni per ricerche disperso e per prima fase demolizione

29 luglio, 08:51
Concordia: primo giorno da 'sorvegliata speciale' Concordia: primo giorno da 'sorvegliata speciale'

(di Chiara Carenini) (ANSA) - GENOVA, 28 LUG - E' il silenzio il vero protagonista del day after della Concordia, ormeggiata alla Foranea del porto di Voltri. La notte è passata tranquilla e oggi, a parte il posizionamento della seconda barriera di panne antinquinamento, è l'ora dei sopralluoghi. Sgomberate le banchine del bacino, resta il grande relitto immobile, con la prua protesa a guardare il mare aperto oltre l'imboccatura della frangiflutti. Ma questa carcassa senza vita alcuna è al centro di riunioni tecniche che si sono tenute in giornata per affrontare il 'dopo' di un'operazione incredibile. E in tanti ancora pensano e sperano che questa nave conservi il corpo dell'ultimo disperso, Russel Rebello. Mentre il consorzio Saipem-San Giorgio sta mettendo a punto il piano di smantellamento, recupero materiali e smaltimento del relitto, un progetto che ha detto l'ad di San Giorgio Francesco Garré "vedrà al lavoro oltre 300 persone, di più quando ci saranno i picchi di attività", in Capitaneria di porto si discute il cronoprogramma per le ricerche di Russel Rebello. Cercare il suo corpo "per la sua famiglia ma anche per noi stessi", ha detto l'ammiraglio comandante della capitaneria Vincenzo Melone che ha presieduto la riunione tecnica per studiare nei minimi particolari il piano per le ricerche. "Speriamo di trovarlo" ha aggiunto l'ammiraglio che interesserà il Consorzio Saipem-San Giorgio per avere indicazioni sulle attività che metteranno in sicurezza i locali interessati alle ricerche. L'ammiraglio chiamerà all'appello gli specialisti sommozzatori che hanno anche capacità speleologiche di Vigili del fuoco, carabinieri, polizia e Guardia di finanza ma anche del Comsubin della Marina militare. "Esploreremo passo passo tutte le parti non ancora esplorate - ha detto Melone - sfruttando tutti i 15 giorni di tempo prima che inizino i lavori di alleggerimento della nave". Intanto al Vte fanno sapere che durante la manovra del relitto non c'è stato alcun rallentamento alle operazioni. "Le 'rese' delle navi di ieri sono state molto buone - ha detto l'ad di Vte Danesi -. Non c'è stato alcun impatto anche se qualcuno non ha perso l'occasione per andare a vedere la manovra perché da un punto di vista tecnico era molto interessante". L'eco di tante parole sulla Concordia arriva a Genova. Quelle del presidente della Regione Toscana Rossi per il quale "è un sollievo che la Concordia sia arrivata a destinazione. Ce la siamo tenuta pesantemente contro l'Isola del Giglio per oltre 900 giorni" e alla fine "un ringraziamento più forte alla Toscana me lo sarei aspettato". E anche quelle dell'ex comandante di Concordia Francesco Schettino, sotto processo per quel naufragio, per il quale "l'esito positivo ed encomiabile della complessa operazione, che ha consentito di recuperare la Concordia senza creare danni ambientali, ha rafforzato la mia convinzione di avere compiuto la giusta decisione, nel lasciarla adagiare sul basso fondale anziché correre il rischio che potesse inabissarsi. Durante il trasferimento non ho mai avuto dubbi in merito al buon esito dell'operazione e rivedere la Concordia in porto credo possa essere ragione di riflessione in merito alle scelte compiute, dopo l'urto con il basso fondale delle Scole". Parole che non incidono sul silenzio che avvolge il relitto della Concordia. Un nome, Concordia, che scomparirà: nessuna nave mai si chiamerà ancora così perché la prima legge del mare che detta il rispetto non lo consente. E non si chiamerà più nave, perché lo era finché navigava sotto la bandiera italiana. Adesso, da che è in banchina e quindi di proprietà del consorzio, si chiama relitto. (ANSA).

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