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Canale Panama a rischio, Autorità rompe trattative

Consorzio, strategia Quijano fallimentare, sospesi i lavori

05 febbraio, 21:04
CANALE PANAMA A RISCHIO, AUTORIT ROMPE TRATTATIVE CANALE PANAMA A RISCHIO, AUTORIT ROMPE TRATTATIVE

 (di Fabio Perego) (ANSA) - MILANO, 5 FEB - E' muro contro muro nel negoziato per il cofinanziamento degli extracosti, pari a 1,6 miliardi di dollari, del Canale di Panama. L'Autorità (Acp), guidata da Jorge Luis Quijano, ha rifiutato ogni tipo di proposta da parte del Consorzio con a capo la spagnola Sacyr (cui fa parte anche l'italiana Salini-Impregilo) e ha interrotto le trattative provocando il blocco dei lavori.

I colloqui vanno comunque avanti anche se lo stesso Quijano, parlando da Panama City, ha avvertito che l'opera sarà conclusa nei tempi previsti ''con o senza'' Sacyr. Alla finestra, peraltro, ci sono altri aspiranti contractor: su tutti ricorre il nome dell'americana Bechtel. Quella di altri gruppi non è un'ipotesi nuova e l'Autorità del Canale in più di un'occasione ha minacciato di ricorrere ad un 'piano B'.

Dura la reazione del consorzio: la strategia dell'Autorità ''che non tarderà, se attuata fino in fondo, a rivelarsi come fallimentare, è quella di porre il consorzio in condizioni di mancanza di flusso di cassa portandolo all'asfissia finanziaria e, in definitiva, obbligandolo ad abbandonare il campo'', ribattono fonti della cordata europea secondo le quali, Quijano ''si è dimostrato cieco a queste facili previsioni e sordo a tutti gli inviti ad abbandonare la rigidità''.

Uno dei rischi per il Paese centroamericano, se non si dovesse arrivare a un compromesso, è quello di azioni legali a catena non solo da parte di Sacyr e dei suoi partner ma anche da tutti i fornitori. E il Consorzio Gupc (Grupo Unidos por el Canal), che ritiene la decisione dell'Acp ''illogica'', appare comunque disponibile ad ''una comune ed equilibrata soluzione'' per fare in modo che il progetto (già realizzato per il 70%) sia terminato come previsto per la metà del 2015. Sulla vicenda è tornato a parlare anche Antonio Tajani.

Il vice presidente dell'Ue, sorpreso dall'assenza di un accordo, ha auspicato che ''le parti riconsiderino le loro posizioni nei prossimi giorni''. Con l'impasse che mette ''a rischio imminente'' 10.000 posti di lavoro, sono piovute anche le vendite in borsa: Sacyr a Madrid ha perso il 6,86% a 3,61 euro mentre Impregilo a Milano ha contenuto la flessione l'1,06% a 4,28 euro.

La rottura tra l'Acp e i general contractor, secondo le aziende coinvolte, pone non pochi problemi. In primo luogo ritardi nell'opera che Zurich ha quantificato in 3-5 anni, con un pesante rinvio del transito delle navi Post-Panamax di maggiori dimensioni rispetto alle attuali e con capacità di carico triple (12 mila contro 4 mila container). E non sono da sottovalutare le ripercussioni economiche con il Consorzio impossibilitato a pagare i subappaltatori e 2 miliardi di dollari l'anno di mancati introiti per lo stesso Canale. In più, senza una soluzione immediata, si va incontro ad anni di arbitrato e contenziosi giudiziari nazionali ed internazionali.(ANSA).

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