(ANSA) - GENOVA, 14 DIC - Il Salone di Genova, organizzato da
Ucina Confindustria Nautica, con i suoi 174.610 visitatori (di
cui il 30% stranieri) e 951 espositori (di cui il 58%
dall'estero) rappresenta una delle vetrine internazionali
europee più importanti dedicate alla nautica e, tra le fiere
italiane analizzate dallo studio, si attesta al quarto posto per
numero di visitatori. E' quanto rileva lo studio "Le fiere come
strumento di internazionalizzazione del Made in Italy"
realizzato da Deloitte per La Fondazione Costruiamo Il Futuro,
con il supporto di Ucina Confindustria Nautica, FederlegnoArredo
e ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori. La
ricerca, presentata alla Camera dei Deputati, si è concentrata
su alcuni dei settori più rappresentativi del bello e ben fatto
italiano, quali l’arredo design, il ciclo e motociclo, le
macchine utensili e la nautica, che complessivamente
contribuiscono per oltre due terzi all’export, di cui sono stati
esaminati l’andamento e i principali mercati esteri di sbocco.
Lo studio evidenzia come il Salone Nautico e le altre principali
fiere italiane abbiano tratto grande supporto dal Piano
Straordinario per il Made in Italy e dall’attività di ICE, che
ha fatto fare un passo in avanti a sostegno
dell'internazionalizzazione. "Tutti i settori analizzati hanno
mostrato una crescita significativa nell'ultimo triennio grazie
alla spinta e al sostegno dei rispettivi appuntamenti
fieristici. Ciononostante, la competitività delle fiere
internazionali italiane, rispetto ai concorrenti europei e in
particolar modo tedeschi, rischia di venire compromessa da
mutevoli assetti normativi e fiscali, con le conseguenze di un
probabile rallentamento dell'operatività", spiega lo studio.
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