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Manovra: velista Soldini, caro Monti su nautica una follia

'Senza senso barca come elicottero, ora sara' fuga all'estero'

05 dicembre, 19:23
MANOVRA: VELISTA SOLDINI, CARO MONTI SU NAUTICA UNA FOLLIA MANOVRA: VELISTA SOLDINI, CARO MONTI SU NAUTICA UNA FOLLIA

  (di Alessandra Rotili) (ANSA) - ROMA, 5 DIC - Monti sul 'mare' non funziona. Giovanni Soldini, velista non per caso, la prima barca acquistata a 18 anni "usata e in comproprietà con quattro amici" si dice profondamente "deluso" dalle misure annunciate dall'esecutivo nel settore nautico e le considera "una follia".

In particolare le tasse sullo stazionamento che vanno dai 7 euro al giorno in su e che avranno come unico effetto la "fuga all'estero degli scafi", con conseguente "chiusura dei porti". "Premesso che sono felice che ci sia questo governo, ho stima in Monti e se l'Italia ha qualche chance di salvarsi è con lui - dice Soldini all'ANSA - però sulla nautica mi hanno deluso. Non hanno capito di cosa si sta parlando: equiparare una barca a vela a un elicottero è una follia. Non si può chiedere 7 euro di tassa al giorno ha chi ha una barca di 10 metri che vale 35.000 euro. Non ha senso: quello che otterranno è che tutti porteranno le barche fuori dall'Italia e i porti falliranno".

Secondo il velista solitario, che si prepara ad una serie di record in nordatlantico, c'é una "sproporzione" nei provvedimenti: "E' vero che si sono i mega yacht sopra i 30 metri - continua - ma la gran parte delle barche vale come una roulotte. L'approccio, da quello che leggo, è stato frettoloso e superficiale: standardizzare le barche per lunghezza e quindi tassarle in questo senso è sbagliato. Esistono barche di 12 metri che valgono 50mila euro e altre della stessa dimensione che valgono 800mila era. E' come dire che sono uguali tutte le macchine lunghe 4 metri... E poi c'é differenza tra scafi a motore e a vela, oltre ai costi anche sul fronte dell'inquinamento". Soldini concorda sul fatto che un momento in cui i sacrifici sono necessari per evitare il baratro.

"E' giusto che tutti partecipino al risanamento - continua il velista - è vero, chi possiede una barca non è sul lastrico, ma non capisco come mai chi possiede una seconda casa di 200 metri quadri paga 800 euro di Ici e 3000 euro chi ha una barca di 10 metri. Normale che poi tutti le prendano e le portino via. Si continua a sottovalutare che il turismo nautico è una risorsa del Paese, un potenziale business che andrebbe curato con maggiore competenza. Direi che questa non è la strada giusta per sviluppare la nautica. Quanto alla manovra in generale, certe misure andavano adottate dieci anni fa: la situazione è drammatica e, speriamo, ci hanno ripreso per i capelli".(ANSA).

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