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Costa: Onorato,fine tunnel per post-Concordia

Azienda crescera', nuove assunzioni in tutta Italia

26 giugno, 20:09
PRESENTATA A VENEZIA LA COSTA FASCINOSA PRESENTATA A VENEZIA LA COSTA FASCINOSA

 (ANSA) - BRUXELLES, 26 GIU - Per Costa Crociere si intravede ormai chiaramente la fine del tunnel dopo il tragico episodio della Concordia. "E' in fase conclusiva - conferma infatti oggiall'Ansa il direttore generale, Gianni Onorato - la fase critica del post-Concordia sia a livello di prenotazioni che a livello di andamento del mercato. In maggio poi c'é stata una ripresaimportante con un aumento delle prenotazioni de 28% rispettoallo stesso periodo dello scorso anno".

Presente a Bruxelles inoccasione della riunione dell'associazione europea che raggruppae rappresenta le maggiori compagnie crocieristiche, Onorato ha tenuto a lanciare segnali positivi: "l'azienda crescerà - ha sottolineato - non solo a Genova ma in tutta Italia con nuove assunzioni sia per uffici di terra che per le navi".

Intervenendo nel corso dei lavori, Onorato ha tenuto anche "a ringraziare tutte le altre compagnie di crociera" che insieme hanno reagito (dopo il naufragio della nave Concordia) "con nuove regole, e nuove procedure, che saranno completate quanto - ha spiegato - avremo una visione più chiara delle ragioni di quello che è successo".

Al riguardo ha confermato la rimozione della nave Concordia per marzo, forse un po' prima. Oggi quello che ci preoccupa - ha aggiunto il direttore generale di Costa -"é la necessità di andare incontro a quelle che sono le tasche degli europei con prezzi più accessibili: lo stiamo facendo facilitando l'accesso al prodotto".

Nello stesso tempopero, "dobbiamo fare attenzione ai margini che vengono generati, che siano sufficienti ad assicurare la crescita continuativa attraverso la costruzione di nuovi navi". Abbiamo in costruzione la 'Super Costa' che sarà consegnata nell'ottobre 2014 e speriamo così di poter così mantenere inostri impegni di assunzioni".

Costa cCociere - ha concluso - ha costruito sempre le navi solo ed esclusivamente in Italia contribuendo a mantenere 100mila posti di lavoro nella cantieristica sui 300mila in Europa". (ANSA).

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