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Incidente Venezia: Brugnaro contro Toninelli, il canale c'è

Assessore Veneto, all'unica riunione tecnica ministro nel panico

05 giugno, 16:54
INCIDENTE VENEZIA. BRUGNARO CONTRO TONINELLI, CANALE GI C' INCIDENTE VENEZIA. BRUGNARO CONTRO TONINELLI, CANALE GI C'

(di Andrea Buoso) (ANSA) - VENEZIA, 4 GIU L'-incidente nautico di domenica scorsa nel canale della Giudecca apre un nuovo fronte nelle tensioni tra Lega e Cinquestelle, con al centro i  tempi della soluzione per l'allontanamento delle grandi navi da crociera dal centro storico di Venezia. Mentre sul fronte giudiziario si è in attesa di realizzare la consulenza come atto irripetibile sui meccanismi di movimento della nave, e la Procura procede per "pericolo di naufragio colposo", la battaglia si sposta sul lato politico-tecnico. Da una parte Carroccio e amministratori locali, che chiedono di accelerare sull'unica soluzione individuata nell'ultimo Comitatone del novembre 2017, cioè il percorso Malamocco-Canale Petroli-Vittorio Emanuele. Un'istanza emersa anche dal Comitato straordinario per l'ordine pubblico di domenica sera. Dall'altra c'è la resistenza del ministro Danilo Toninelli, per il quale non esiste sul tavolo alcuna soluzione con progetto di fattibilità, ma tre opzioni su cui "faremo una consultazione pubblica e toglieremo le mega navi da crociera della Giudecca", ha affermato in un'intervista radiofonica. Dubbi anche sull'indicazione di Marghera come terminal per le "supernavi": "Immaginate una nave da crociera e una petroliera in un unico canale. Io non sto tranquillo", ha sottolineato il ministro. Le affermazioni di Toninelli hanno sollevato la reazione del sindaco Luigi Brugnaro, che ha sbottato: "Il progetto è di passare sul Vittorio Emanuele, che progetto serve? C'è già il canale!". Brugnaro ha accusato che "il progetto non è quello ufficiale perché loro hanno bloccato la procedura burocratica. Fermano tutto e poi dicono: 'Ah, non ce l'hai fatta'. Non ce l'ho fatta no, se blocchi tutto!", ha aggiunto. E sull'iter relativo a ipotesi e progetti per la crocieristica a Venezia si è inserita anche l'assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti, la quale ha ricordato che "la riunione, l'unica, si è tenuta il 19 febbraio al Ministero dei Trasporti" e ha rivelato che "il ministro Toninelli è arrivato con un'ora di ritardo, chiedendoci se avevamo già finito. Alla nostra risposta che stavamo aspettando lui per iniziare la riunione è entrato nel panico, non si è nemmeno seduto davanti a noi, per attendere invece i tecnici, facendo intuire che da solo non sapeva da che parte iniziare". Dalle rivelazioni odierne dell'assessore, emerge che in quella riunione l'unica interlocutrice fu "l'avvocato Colonna, una componente del suo staff", e che Toninelli "si è limitato a darci una lettera puramente tecnica che voleva condividere con noi per mandarla al presidente dell'Autorità di sistema portuale, in cui gli chiedeva di fare uno studio di fattibilità tecnica ed economica sui tre progetti riguardanti Malamocco, il Lido e Chioggia, comprendente anche la richiesta di una pagina di approfondimenti". Alla richiesta di un'accelerazione sull'allontanamento immediato delle navi dal Bacino di San Marco il ministro - riferisce sempre De Berti - "ha risposto che la soluzione celere era da ritrovare nei tre progetti, che tutto poteva essere fatto velocemente e sul canale Vittorio Emanuele ha solo glissato. E torniamo così al vecchio mantra del rapporto 'costi-benefici' - conclude - buono per ogni occasione". Sul tema è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa: "Dobbiamo salvaguardare l'ambiente ma non deprimere per questo l'economia. Secondo me le due cose possono collimare. Ci stiamo lavorando insieme al ministro Toninelli, con il Comune di Venezia, la Regione Veneto e i gli altri Comuni rivieraschi. Entro giugno vedrà la luce una proposta condivisa con il territorio", ha concluso. (ANSA).

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