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Tunisi impedisce sbarco turisti israeliani,proteste

Compagnia crociera, mai più nel Paese. Associazioni,discriminati

12 marzo, 23:26
Compagnia crociere,Tunisia impedisce sbarco israeliani Compagnia crociere,Tunisia impedisce sbarco israeliani

ROMA (di Luca Mirone) (ANSA) - ROMA, 12 MAR - Una quindicina circa di turisti israeliani sono rimasti bloccati su una nave da crociera perché il governo tunisino ha impedito loro di sbarcare nel porto della capitale del paese nordafricano. E immediate sono scattate le proteste della compagnia di navigazione, che ha cancellato le altre tappe tunisine, e delle associazioni ebraiche, che hanno bollato l'atto come "discriminatorio". L'incidente è avvenuto domenica scorsa, secondo quanto riferisce la compagnia di navigazione internazionale Norwegian Cruise Line, basata a Miami. I passeggeri di nazionalità israeliana che viaggiavano a bordo della nave da crociera Norwegian Jade sono stati bloccati nel porto di La Goulette, Tunisi, domenica 9 marzo. Un turista canadese, che era a bordo, ha riferito che il gruppo ha ricevuto una e-mail del dipartimento per l'immigrazione tunisino in cui si specificava che non erano autorizzati a scendere a terra. Il ministero dell'Interno di Tunisi ha poi reso noto che 14 turisti stranieri, di cui non ha specificato la nazionalità, erano stati respinti perché non avevano i requisiti di ingresso. Non è chiaro se i turisti israeliani avessero il visto, necessario per l'ingresso in Tunisia, visto che i due Paesi non hanno relazioni diplomatiche formali, ma la compagnia di navigazione ha spiegato che la decisione del governo tunisino è arrivata all'ultimo momento. E la dura protesta non si è fatta attendere. Il ceo Kevin Sheehan si è detto "indignato" per quello che è successo e per "non essere stati avvisati in anticipo", scusandosi con i suoi ospiti "colpiti da questa discriminazione" e annunciando la cancellazione delle successive tappe della crociera in Tunisia. La Norwegian Cruise Line, "che accoglie persone di tutte le nazionalità a bordo delle sue navi", non metterà mai più piede nel Paese, ha poi assicurato il dirigente. Indignate le reazioni anche di associazioni come l'Anti-Defamation League (che si occupa delle diffamazioni contro gli ebrei), che ha elogiato la compagnia di navigazione per la sua decisione "coraggiosa e responsabile", con cui ha risposto alla "politica discriminatoria del governo tunisino", ha sottolineato il direttore Abraham H. Foxman, diffidando poi anche altri paesi da comportamenti analoghi in futuro: "E' stato inviato un messaggio chiaro alla Tunisia e ad altri governi che le pratiche discriminatorie contro gli israeliani e altri cittadini avranno un impatto negativo sul turismo". La Norwegian Cruise Line, ad esempio, faceva scalo in Tunisia ogni tre settimane, soltanto in inverno. E ogni anno a maggio, frotte di pellegrini ebrei vanno in Tunisia per visitare la sinagoga di Ghriba, nell'isola di Jerba, un evento su cui l'industria turistica locale punta molto.

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