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Concordia: 2 anni;naufraghi,lacrime in aula e al Giglio

Schettino: 'Dolore indelebile'. Superstiti, si scusi

13 gennaio, 22:32
Concordia:2 anni;'corteo' naufraghi,minuto silenzio in aula Concordia:2 anni;'corteo' naufraghi,minuto silenzio in aula

 (dell'inviato Michele Giuntini) (ANSA) - GROSSETO, 13 GEN - Lacrime nell'aula del processo. Lacrime anche nella chiesa del Giglio per la messa di suffragio. Due anni dopo, ritorna il disastro della Costa Concordia con le sue 32 vittime: come un incubo. Buio, panico, paura di morire non si cancellano più per chi rimase intrappolato nella nave inclinata. Oggi è il giorno di chi morì e dei naufraghi superstiti. Un drappello di una trentina di loro, anche dall'estero, era a Grosseto per l'udienza, poi in parte si è spostato al Giglio. Li avevano invitati i loro avvocati, quelli di Giustizia per la Concordia per una specie di sit-in.

Erano pochi, anche perché lo sciopero dei penalisti ha privato di contenuti l'udienza, che è stata breve. Sono arrivati al Teatro Moderno in processione dall'albergo, un corteo silenzioso. Per loro Schettino è colpevole, ma non il solo: infatti hanno chiesto di allargare le attenzioni anche a Costa Crociere spa, che peraltro nel processo ha un ruolo giuridicamente ibrido, essendo sia responsabile civile per l'accaduto, sia parte civile per chiedere i danni a Schettino.

''Costa Crociere ebbe colpe maggiori di Schettino, le cui colpe sono già appurate'', ha detto l'avvocato Massimiliano Gabrielli, tra i referenti del pool. Ad ogni modo i naufraghi, insieme a magistrati e avvocati, hanno osservato un minuto di silenzio per cordoglio alle vittime. Uscendo qualcuno ha pianto, molti portano ancora la tensione: c'è gente che da due anni rifiuta di salire su qualsiasi imbarcazione. E prima che entrassero in aula l'unico imputato del processo, il comandante della nave che li portava in crociera, Francesco Schettino, ha espresso un suo pensiero sulla giornata comunicandolo all'ANSA. Ha aderito anche lui, idealmente si vede, alla commemorazione, pur assente all'udienza sapendo dello sciopero degli avvocati: ''Esprimo il mio più profondo cordoglio e rinnovo la mia vicinanza ai famigliari delle vittime. Mi associo al silenzio commemorativo in aula che rinnova un dolore indelebile per tutto noi''.

Schettino tre giorni fa al quotidiano parigino Le Figaro ha dichiarato di ''rimpiangere soltanto di aver avuto ai miei ordini ufficiali che non sono stati all'altezza'', ma proprio due anni fa, il 17 gennaio 2012, ammise quattro volte, nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, di aver fatto l'errore nella manovra di accostata al Giglio. Per uno dei superstiti a Grosseto oggi, Chiara Castello, ''il comandante Schettino aveva un'opportunità unica con noi naufraghi: scusarsi per quello che ha fatto'', mentre per la russa, Kozlova Holly, a Grosseto con i due figli piccoli: ''Schettino non c'era, vero, in aula? Meglio per lui, vuol dire che sta bene. Mi sarebbe piaciuto vederlo''. Poi sono andati al Giglio, anche perché il sindaco Ortelli si è prodigato per avere un traghetto speciale la sera tardi, dopo la commemorazione delle 21.45'07'', orario dell'impatto con gli scogli. Ma al mattino c'è stata la messa di suffragio nella chiesa che fu rifugio dei naufraghi. ''Nessuno dovrà mai dimenticare'', ha ammonito il vescovo di Orbetello, Guglielmo Borghetti. ''Oggi è il momento del silenzio, della riflessione e del ringraziamento, se mai ce ne fosse ancora bisogno, all'isola del Giglio e ai suoi abitanti'', ha detto il Commissario per l'emergenza della Costa Concordia Franco Gabrielli. Il procuratore Francesco Verusio era anche lui al Giglio: ''Ogni volta veniamo qui con una certa commozione nel cuore in ricordo delle persone che hanno perso la vita Speriamo che almeno la vicenda processuale, dove si conferma la bontà dell'impianto accusatorio, possa finire al più presto''. Una corona di alloro è stata depositata in mare davanti alla prua della nave. (ANSA).

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