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Caro-traghetti: dopo multa antitrust ora class action

Non solo consumatori anche imprese verso richiesta risarcimento

15 giugno, 22:22
Caro-traghetti: si profila class action Caro-traghetti: si profila class action

 (ANSA) - CAGLIARI, 15 GIU - Associazioni dei consumatori pronti alla class action per ottenere il risarcimento dalle quattro compagnie di navigazione - Moby, Grandi navi veloci, Snav e Marinvest - sanzionate dall'Antistrust con una multa complessiva di 8 milioni di euro per aver messo in piedi un 'cartello' che ha portato al contemporaneo rialzo delle tariffe per i collegamenti tra la Sardegna e la Penisola nella stagione estiva 2011.

Anche il sistema delle imprese, fortemente danneggiato dal caro-traghetti, potrebbe sfruttare l'opportunità di una causa collettiva per recuperare le perdite di due anni fa. Una vera e propria mazzata: oltre due milioni di passeggeri su nave persi nel biennio 2011/2012 e una perdita di circa tre milioni di presenze nel comparto dell'accoglienza e della ricettività, facendo 'volatilizzare' un fatturato di circa mezzo miliardo di euro e tutto il suo effetto moltiplicatore verso l'indotto, dalle produzioni agroalimentari e artigianali sino al piccolo commercio.

"E' per questo - spiega l'assessore al Turismo della Regione Sardegna, Luigi Crisponi - che sarebbe auspicabile oltre alla class action dei consumatori anche quella da parte delle imprese". Ne è convinto anche il consigliere regionale de La Base, Efisio Arbau, che martedì prossimo, alla ripresa dei lavori dell'Aula, proporrà un ordine del giorno per impegnare il governatore Ugo Cappellacci "a favorire un'azione giudiziaria di classe, che coinvolga migliaia di imprese sarde danneggiate, per chiedere il risarcimento dei danni causati all'economia dell'Isola dall'illegittimo cartello degli armatori".

Nello stesso odg si sollecita lo Stato a "risolvere immediatamente il contratto con gli armatori che gestiscono la Tirrenia, con il trasferimento delle risorse nelle casse della Regione sarda". Un obiettivo, quest'ultimo, perseguito dallo stesso presidente Cappellacci che ha già dotato la Sardegna di una sua flotta con l'effige dei Quattro Mori e punta ad ottenere il pieno controllo dei servizi via mare. A soffrire è tutto il comparto dei trasporti marittimi, compreso quello merci che ha visto la mobilitazione degli autotrasportatori, proprio a causa del rincaro dei prezzi, culminata con il blocco pacifico dei quattro porti isolani.

"La decisione dell'Antitrust è un grande successo - commentano oggi i vertici della Federazione Trasportounito - frutto anche delle nostre azioni di sensibilizzazione e di protesta. Ora garantiremo la massima vigilanza affinché le riduzioni tariffarie siano effettivamente applicate". Un auspicio che arriva anche dalla Cna-Fita, tra le prime a presentare un esposto-denuncia all'Antitrust.

"Verrebbe così accolto - argomenta la presidente nazionale Cinzia Franchini - l'allarme che le imprese di autotrasporto sarde stanno lanciando da molto tempo". E in tema di trasporto merci, si registra un'ultima iniziativa dell'Idv: il segretario regionale, Federico Palomba, lancia la battaglia per ottenere che i costi del collegamento marittimo con la Sardegna siano uguali a quelli del chilometro in ferrovia. (ANSA).

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