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Concordia: navi in laguna, Venezia rischia degrado

Esperto, con erosione fondali diventa un grande lago marino

08 gennaio, 23:31
Concordia: navi in laguna, Venezia rischia degrado Concordia: navi in laguna, Venezia rischia degrado

 (di Stefania Di Francesco) (ANSA) - ROMA, 8 GEN - Ad un anno dalla tragedia della Concordia e nonostante le proteste di cittadini e comitati, le grandi navi da crociera continuano a solcare la laguna nel centro di Venezia e a regalare ai turisti la vista ravvicinata (200 metri) di palazzo Ducale. "Un passaggio 'obbligato' nel bacino San Marco per quegli enormi bestioni che devono fare una serie di curve per attraversare la laguna dalla stazione Marittima a bocca di porto e, in alcuni casi di maltempo, non è da escludere la possibilità, ancorché remota che ci possano essere problemi di rotta e di incidenti".

Non è un vero e proprio allarme 'inchino' ma certamente quello di più "rischi di degrado" per la 'perla lagunare' quello di Antonio Rusconi, docente a contratto di assetto idrogeologico dell'Università di Venezia, già direttore del servizio idrografico nazionale. "Gli enormi scafi che attraversano il canale lagunare, le cui dimensioni sono appena superiori allo scafo, provocano una serie di problemi: i fondali si impoveriscono, la morfologia lagunare perde la sua caratteristica tipica e per processi di erosione assume le sembianze di un grande lago marino. Ma anche il rischio connesso con errori di manovra di enormi bestioni in canali davanti al centro storico. E poi, l'impatto paesaggistico é inaccettabile: per accontentare l'occhio bisogna vedere transitare a poca distanza da piazza San Marco un palazzo che è il doppio di palazzo Ducale".

Rusconi ricorda che sono state "formulate diverse ipotesi per ovviare al problema pur mantenendo l'accesso all'interno della laguna" ma Marghera è molto distante dal centro di Venezia e crea un disagio per i passeggeri delle grandi navi mentre la soluzione di scavare un canale che possa collegare il canale Malamocco con la stazione marittima di Venezia, cioé il canale Contorta, ha scatenato un pandemonio perché significa scavare un ulteriore canale con svantaggio per la morfologia della laguna e che bisogna dragare periodicamente".

L'ipotesi di farle fermare davanti all'isola di sant'Erasmo sarebbe la più vantaggiosa sia perché distante solo 3-4 chilometri dal centro sia perché avrebbe meno costi e meno impatti". "Per millenni la laguna ha avuto i suoi equilibri - conclude l'esperto - e far passare queste navi è una violenza. Dal vecchio veliero si è passati a navi sempre più grandi e impattanti. E forse si sono superati i limiti accettabili. Lo stato in 30 anni ha speso una montagna di quattrini per salvaguardare la morfologia con i fondi salva laguna dal 1984 al 2006 1.200 mln euro in totale. Non dobbiamo con le nostre azioni incrementare il processo di degrado".(ANSA).

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