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Nave Costa: mille controlli per formare lista dispersi

Per giorni unita'crisi incrociato elenchi Costa e dati naufraghi

17 gennaio, 21:25
Nave Costa: mille controlli per formare lista dispersi Nave Costa: mille controlli per formare lista dispersi

 (di Paola Catani) (ANSA) - GROSSETO, 17 GEN - "Un lavoro pazzesco", l'ha definito il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi che presiede l'Unità di crisi allestita dopo il naufragio della nave Concordia. Quasi quattro giorni di controlli incrociati, affidati a un team composto da personale di prefettura, protezione civile e guardia costiera, verificando e riscontrando l'elenco dei 4232 imbarcati fornito da Costa Crociere, con la lista ottenuta identificando i naufraghi a Porto Santo Stefano, i dati pervenuti da ambasciate, ospedali, alberghi che hanno ospitato tanti dei salvati dal disastro, e i nominativi di chi é stato portato via in elicottero.

Tutto per arrivare stamani a fare il primo comunicato stampa sulle persone "non rintracciate al momento": 29, numero che in poche ore è cambiato, per sette diverse nazionalità. A parte le vittime recuperate tra ieri e oggi dalla nave - sei in tutto, che dovrebbero tutte essere ricomprese tra i 29 che mancano all'appello - c'é stato proprio questo pomeriggio il caso di un passeggero tedesco: risultava nella lista dei presunti dispersi, ma è stato rintracciato, sembra a casa, da Costa crociere. Del resto lo stesso prefetto, ancora stamani, aveva spiegato che, rispetto ai 29, "un possibile scostamento a scendere ci potrebbe essere".

"La speranza - aveva aggiunto - é che anche a distanza di qualche giorno possa esserci qualcuno che sbarcato a Porto Santo Stefano se ne sia andato" senza che si riuscisse a identificarlo. "Ci sono state già situazioni di questo genere, ci sono stati varie persone rintracciate". Così come ci sono stati anche errori nelle trascrizioni dei nomi. "Abbiamo dovuto identificare oltre 4mila persone che erano prive di documenti, stressate" e la gran parte dei passeggeri era straniera, "basta un a che diventa è: grande mano l'hanno data "le ambasciate ci hanno aiutati con i nominativi esatti". Il prefetto aveva tenuto anche a precisare di non aver mai fornito numeri "ballerini":

"Io ho dato due indicazioni, quanti erano gli imbarcati e le persone che avevamo identificato", con un dato, a sabato sera scorso, di 41 persone che mancavano all'appello. Il lavoro, "accurato" è proseguito e si è arrivati a 29, numero reso noto ieri a Porta a porta dal comandante della guardia costiera.

Stamani la lista dell'Unità di crisi: "Al momento non risultano rintracciate 29 persone, di cui 4 membri dell'equipaggio", i più tedeschi, seguiti da italiani, francesi, statunitensi, e poi un ungherese, un peruviano, un indiano. "Sono tuttora in corso - c'era ancora scritto nella nota - le procedure per l'identificazione della sesta vittima recuperata ieri, compresa nei 29 non rintracciati, salva l'esistenza, al momento non comprovata, di passeggeri non registrati e non ancora reclamati. L'Unità di crisi, allestita presso la protezione Civile di Grosseto, prosegue il costante contatto con le famiglie e le ambasciate per completare l'indicato quadro conoscitivo". (ANSA).

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