(ANSA) - PORTO CERVO, 29 APR - Ammirazione e sincera
gratitudine per l'autorevolezza, la competenza e la generosità
con cui ha saputo divulgare contenuti scientifici, culturali e
valoriali nel nostro Paese, un grande esempio di come il rigore
dei contenuti possa accompagnarsi a una brillante capacità di
raccontarli, arricchendo così il nostro comune patrimonio
culturale. Con questa motivazione la Giuria del Premio Costa
Smeralda ha consegnato un riconoscimento speciale a Piero
Angela, per la sua pluridecennale carriera nel giornalismo e
nella divulgazione scientifica durante la quale ha condotto
circa 3000 puntate dei suoi programmi televisivi Quark e
SuperQuark, ha pubblicato 39 libri e conseguito ben 14 lauree
honoris causa. A margine della cerimonia di premiazione che si è
svolta a Porto Cervo, sul delicato tema dell'inquinamento marino
Piero Angela ha sottolineato che si parla ancora troppo poco
degli oceani e molto dei problemi dell'atmosfera. "Come ho
scritto diversi anni fa nel libro "Oceano: il gigante
addormentato", quello che sta succedendo con il riscaldamento
globale causa un riscaldamento anche del mare. Nei mari pescosi
del Nord, ad esempio, l'acqua gelida in ogni stagione sprofonda
e crea una corrente ascensionale dal basso che porta in
superficie il nutrimento da cui ha origine tutta la catena
alimentare marina, se questo sistema è perturbato, il mare
diventa sterile e tutto il ciclo produttivo non funziona più. Il
riscaldamento globale causa anche l'innalzamento delle acque che
scaldandosi si espandono e tutto quello che c'è sulla costa, non
si sa in quale misura, può essere invaso. Questi processi, una
volta innescati, non si possono più fermare".
Il riscaldamento globale, ci spiega ancora Piero Angela, è
ancora abbastanza mascherato e purtroppo l'uomo per natura è
portato ad agire di fronte a pericoli visibili e imminenti.
"Alle persone che ancora oggi non credono a questi fenomeni
faccio una domanda: voi superereste un camion in curva? Ognuno
di noi sa che può farlo, ma se c'è qualcosa dall'altra parte, in
macchina forse abbiamo il tempo di frenare, mentre come appare
chiaramente da diversi studi scientifici, se alteriamo i cicli
naturali del nostro ecosistema siamo senza freni e non possiamo
tornare indietro, quindi questi eccessivi ottimismi sono a mio
avviso molto pericolosi".
L'inquinamento atmosferico e dei mari è un tema che riguarda
tutta l'umanità, per questo, secondo Angela è fondamentale
mettersi tutti d'accordo attraverso degli accordi
internazionali, "perché il pianeta è qui ed è uno solo".
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