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Laurea honoris causa in ecologia marina a Alberto di Monaco

Lectio magistralis a Palermo, "Gli oceani sono la nostra sfida"

09 ottobre, 17:02
Alberto di Monaco Alberto di Monaco

(ANSA) - PALERMO, 9 OTT - "Il Mediterraneo è emblematico per la sua storia recente e per quella passata che lungo le sue rive ha visto nascere le più grandi civiltà, ma anche per le sue problematiche attuali, fatte di inquietudini e di disuguaglianze. E per le sue prospettive future, nel quale si mescolano inesorabilmente sfide antropiche e ambientali, scientifiche e politiche". È uno dei passaggi della lectio magistralis tenuta dal principe Alberto di Monaco al quale oggi è stata conferita a Palermo la laurea honoris causa. Arrivato alla Scuola Politecnica di viale delle scienze, il principe si è detto molto emozionato e ha sottolineato quanto sia "facile assecondare gli istinti degli esseri umani e le loro paure, facendo leva su evidenze presunte, sull'ironia del dubbio, per mettere da parte tali osservazioni e interrogativi". Poi ha ricordato come "gli oceani oggi siano la nostra sfida". E come, in un mare chiuso come il Mediterraneo, "vengono sversate ogni anno 60.000 tonnellate di detergenti, 100 tonnellate di mercurio e 12.000 tonnellate di fenoli. Qui transita la metà del traffico petroliero mondiale, con la pulizia delle cisterne e le tante forme di inquinamento provocate da un intenso traffico marittimo". Le soluzioni, secondo il principe monegasco che con la sua fondazione dal 2006 si dedica alla protezione dell'ambiente, "sono le aree marine protette, per le quali mi batto da anni e che si dimostrano sempre più efficaci. Certo, il primo passo obbligato è la lotta ai cambiamenti climatici, che comporta la dismissione delle energie fossili". Poi un invito a raccogliere le sfide del futuro e un omaggio alle parole di Umberto Eco che ha scritto: "La gente è stanca della banalità, ha voglia di cose difficili, cerca le sfide". La lectio, intitolata "la mer et l'homme, des menaces aux promesses" (Il mare e l'uomo, dalle minacce alle promesse) è stata introdotta dai saluti del prorettore vicario Fabio Mazzola e dal professore Antonio Mazzola, ordinario di Ecologia, che ha letto la laudatio.

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