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'Mangia petrolio' di lana di pecora per salute del mare

Ecco Geolana, progetto tra Università di Cagliari e Edilana

23 marzo, 10:34
Geolana, mangia petrolio di lana per la salute del mare Geolana, mangia petrolio di lana per la salute del mare

 (ANSA) - CAGLIARI, 22 MAR - Arriva Geolana, il minidepuratore in lana di pecora per la salute del mare. E' frutto di un progetto tra Università e impresa: Ingegneria sanitaria e scienze tecnologie e biomediche sezioni microbiologia dell'Ateneo cagliaritano ed Edilana. L'innovazione è stata presentata oggi in anteprima mondiale al Molo Ichnusa di Cagliari in occasione della Giornata Internazionale dell'Acqua. "Geolana è un geo tessile intelligente, le sue microcelle sono capaci di catturare e trattenere gli idrocarburi petrolchimici. La sua ingegneria tessile è studiata per essere habitat ideale di microorganismi utili che in questo contesto per loro ottimale, trovano il cibo di cui si nutrono: gli idrocarburi derivati dal petrolio e i composti azotati deleteri per le nostre acque", ha spiegato Giampietro Tronci ingegnere ambientale responsabile di produzione Geolana". I prodotti geolana funzionano da assorbitori e minidepuratori naturali per assolvere all'inquinamento marittimo giornaliero, presente nei porti, porticcioli con annessi stabilimenti balneari, zone costiere, aree di pesca, siti industriali. Un dato su tutti: con un chilo del prodotto si riesce ad assorbire da 7 a 14 chili di idrocarburi e può essere riutilizzato. "I prodotti innovativi, tecnologia Edilana, sono stati realizzati con 100% pura lana vergine di pecora sarda autoctona utilizzata come mezzo per l'assorbimento e la biodegradazione di idrocarburi petroliferi. Il progetto è stato realizzato nell'ambito di Innova.Re - Innovazione in Rete finanziata dal Por Fesr 2007-2013", ha sottolineato Elena Tamburini, microbiologa coordinatrice del progetto. Il reportage del battesimo di 'Geolana salvamare' è stato curato dalla troupe cinema ambiente degli studenti del liceo scientifico Alberti di Cagliari, guidati da Gianni Marilotti. (ANSA).

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